È in crescita il numero di imprese che decidono di avvalersi di una flotta destinata ai propri dipendenti che hanno la necessità di spostarsi per motivi di lavoro. Emblematiche sono ad esempio quelle realtà che si avvalgono di agenti di commercio che si spostano quotidianamente alla ricerca di nuovi clienti. La scelta delle vetture deve essere però compiuta con particolare cura tenendo presenti le potenzialità economiche: questo aspetto viene influenzato anche dal tipo di motorizzazioni del mezzo. A differenza del passato si registra un cambiamento notevole: una maggiore preferenza nei confronti dell’elettrico.
In evoluzione le scelte delle aziende
La costituzione di una flotta aziendale non può prescindere dalla valutazione dei costi. Una vettura, infatti, comporta necessariamente anche spese per il mantenimento: gli aspetti che devono quindi essere presi in considerazione riguardano quindi non solo il modello, ma anche il tipo di alimentazione e i relativi consumi.
Il mondo dei motori sta ormai subendo un’importante evoluzione e anche questo ambito non può restarne escluso. Il diesel resta ancora la motorizzazione prediletta, ma si registra nel frattempo anche una crescita tutt’altro che irrilevante dell’elettrico. A mettere in evidenza la situazione attuale sono le dichiarazioni rilasciate dai fleet manager in occasione della quinta edizione del Fleet Motor Day 2019, evento organizzato da Fleet Magazine e dedicato alle case automobilistiche, ai fleet manager appunto e alle aziende di noleggio a breve e a lungo termine. Il 28% delle persone ha infatti sottolineato non solo di avere una vettura elettrica all’interno di una propria flotta, ma anche di averne intenzione di inserire entro un massimo di 12 mesi.
L’auto elettrica piace sempre di più
La riluttanza nei confronti delle motorizzazioni alternative alla benzina e al diesel sta via via scomparendo. Le aziende sono infatti sempre più propense a puntare sull’elettrico, spinti dalle nuove normative che portano ad abbandonare i modelli più inquinanti, ma anche dagli incentivi e da una maggiore attenzione all’ambiente circostante.
A confermare il trend relativo alla crescita dei veicoli elettrificati – ibridi, plug-in e elettrici – sono i numeri: a marzo 2019 le immatricolazioni di auto ibride sono aumentate del 35,1% rispetto al 2017, arrivando al 5,3% di quota di mercato. Molto buona anche la crescita dei modelli ibridi plug-in, che registrano un +22,2% (+15,9% nel dato cumulato da gennaio a marzo). Incremento leggero anche per l’elettrico: +42,1% nel 2018 rispetto al 2017, raggiungendo così lo 0,3% di rappresentatività.
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