In Gran Bretagna potrebbe essere introdotta una misura molto particolare e destinata a fare quasi sicuramente discutere. Due enti importanti come il National Institute for Health and Care Excellence (Nice) e il Public Health England hanno proposto di multare tutti gli automobilisti che restano in sosta con il motore acceso. Si tratta di un’iniziativa da non sottovalutare: entrambe le organizzazioni fanno infatti capo al Ministero della Salute britannico e puntano così a preservare i cittadini dagli effetti devastanti che potrebbero essere generati dall’inquinamento.
Più attenzione e rispetto per l’ambiente
Sono tanti i comportamenti, spesso compiuti in modo inconsapevole e quasi automatico, che compiamo quando ci mettiamo al volante senza prendere in considerazione le eventuali conseguenze. Tra questi, c’è ad esempio la sosta effettuata mantenendo il motore acceso, con conseguente diffusione nell’aria di sostanze nocive. Un problema certamente da non sottovalutare, anche se ormai da qualche anno sono diverse le case automobilistiche che hanno ridotto il più possibile l’impatto ambientale con i loro modelli.
In Gran Bretagna si è così deciso di colpire chi lo fa con una multa. Si punta in questo modo a sensibilizzare il più possibile la popolazione su un tema così rilevante. La proposta è stata lanciata dal National Institute for Health and Care Excellence (Nice) e dal Public Health England, due enti che fanno capo al Ministero britannico della Salute e particolarmente attenti quindi al benessere dei cittadini.
Il progetto prevede l’istituzione di zone a traffico limitato e di zone a divieto di sosta con motore acceso nelle aree dove si ritrovano persone appartenenti a categorie considerate più deboli, ovvero bambini e anziani. Ne sono esempio le scuole e le case di cura.
Conseguenze da non sottovalutare
La proposta avanzata in Gran Bretagna non nasce con intento allarmistico, ma vuole essere innanzitutto a scopo preventivo. Secondo gli esperti, infatti, l’esposizione prolungata alle polveri sottili ha provocato finora la morte prematura di circa 25 mila persone in Inghilterra. Le auto sono certamente in gran parte responsabili di questa situazione. Il traffico stradale, infatti, contribuisce per il 64% all’inquinamento nelle città . Dati da non sottovalutare, evidenziati già in occasione dello scandalo Dieselgate in cui è coinvolta Volkswagen.
A confermare quanto sia importante intervenire in tempi brevi su questa situazione è Paul Lincoln, a capo della commissione per le linee guida del Nice: “L’inquinamento atmosferico rappresenta un rischio importante per la nostra salute, e le misure suggerite finora non sono riuscite a far fronte al problema in modo sufficiente – sottolinea –. Questa guida descrive una serie di azioni pratiche che le autorità locali possono adottare, come l’istituzione di zone con divieto di sosta a motore acceso per ridurre le emissioni e proteggere i cittadini“.