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MotoGp, Crutchlow tra futuro e confessioni: offerte e un ambiente non perfetto

crutchlow

La stagione 2017 del Motomondiale è solo agli inizi, ma iniziano già a circolare le prime voci di mercato. Tra i piloti che potrebbero cambiare scuderia c’è Cal Crutchlow, il cui contratto con la Honda LCR è in scadenza. Al momento non esclude alcuna ipotesi, ma le offerte non sembrano mancare. In attesa di saperne di più, il britannico ha svelato per la prima volta alcune sue passioni segrete.

Un futuro tutto da scrivere

Il contratto di Cal Crutchlow con la Honda LCR è in scadenza a fine stagione, ma il pilota non ha ancora deciso cosa farà. Una permanenza nel team giapponese non è da escludere, ma la possibilità di scelta non manca.

Il rapporto con la scuderia di Loris Cecchinello è buono, ma la sua ambizione potrebbe portarlo a breve in altri lidi: “Fino a questo momento non ho firmato nessun contratto – ha detto a Tuttomotoriweb -, la gente pensa che io resterò con LCR, ma ci sono molti piloti che non fanno un ottimo lavoro attualmente e si dispone di clausole con la loro squadra. So già cosa mi è stato offerto e che cosa potrebbe accadere con altri piloti. In questo momento mi sento benissimo e vado molto bene. La squadra sta lavorando molto bene e la Honda ci ha sostenuto”.

Pur essendo ancora a inizio stagione, già a breve il britannico potrebbe fare importanti rivelazioni su cosa ha intenzione di fare: “Ho sentito le voci su Nakagami, ma non ha nulla a che fare con me, forse presto prenderò una decisione, ma dipende anche dagli altri piloti fuori” – ha concluso.

Una personalità mai scontata

Crutchlow è uno dei piloti più apprezzati dai top team, ma la carriera non è il suo unico interesse. Il britannico, infatti, appena è libero dalle corse ama dedicarsi alla sua famiglia, di cui non potrebbe fare a meno. L’ironia è certamente una sua caratteristica distintiva, che gli permette di sdrammatizzare anche nei momenti più difficili.

La voglia di scherzare non manca, come quando ha voluto rivelare cosa avrebbe fatto se non avesse avuto successo in MotoGp: Avrei voluto fare il ciclista, ma ho paura che sia troppo tardi – ha detto al Corriere dello Sport -. Sono molto amico di Mark Cavendish, abitiamo a un chilometro di distanza e ci alleniamo spesso assieme. Lui vorrebbe correre in MotoGP e spesso discutiamo: ‘Io sono un ciclista migliore di quanto tu non sia un pilota’ gli dico… ed è vero, ma anche lui come motociclista non è male, anche se ha la brutta tendenza a far spegnere le moto in partenza. È più pericoloso correre in bici che in moto, io non ho paura della velocità ma quando ti butti in discesa a 120 all’ora con quelle ruotine e indosso una tutina di lycra… beh, non è il massimo. Ci sono un sacco di ciclisti che vincono proprio lì, quindi sei costretto a buttarti. Io ho raggiunto i 140 all’ora. Amo anche il TT”.

Il Circus? Non è tutto oro quello che luccica

Ormai da anni Crutchlow è uno dei protagonisti del Motomondiale dove l’adrenalina non manca di certo. Non tutto quello che accade nel circus però lo appassiona: “Qui in MotoGP l’ambiente è fighetto, ci sono tutte queste hospitality fantastiche, tanta stampa, ma io sono un tipo che preferirebbe cambiarsi in un van piuttosto che avere il motor home più grosso e una Ferrari. Perché non lo faccio? Non perché è pericoloso. Guidare su quelle strade è fantastico e io l’ho fatto, ma se lo dicessi a mia moglie, Lucy, lei vorrebbe immediatamente il divorzio.

Sulla lotta per il titolo mondiale preferisce invece non sbilanciarsi: “Sapere chi vincerà è molto difficile perché Viñales sta guidando in modo superbo. Poi c’è Valentino Rossi e non puoi mai escluderlo, é il migliore ambasciatore per il nostro sport ed è ancora competitivo. Non puoi neanche lasciare fuori Marquez. Posso vedere i suoi dati e quello che fa con questa Honda é incredibile, nessuno può imitarlo” – ha concluso.