La revisione dell’auto serve a verificare lo stato e l’efficienza dei dispositivi del veicolo ed è necessario farla ogni 4 anni in caso di auto nuova oppure ogni due anni se l’auto è usata, ma dal 2018 cambierà tutto. La revisione è un controllo obbligatorio e chi trasgredisce la può pagare molto cara.
Revisione falsa? Reato da Codice Penale
La Cassazione, con la sentenza 17342/17, ha confermato che l’automobilista che falsifica il tagliandino della revisione periodica obbligatoria, ossia l’etichetta adesiva da appiccicare sulla carta di circolazione, commette un reato. Il proprietario dell’auto con la revisione falsa non solo è costretto a pagare 2.000 euro in favore della cassa delle ammende, ma viene condannato, ai sensi degli articoli 477-480 del Codice Penale, a sette mesi di carcere. La Corte suprema ribadisce così il verdetto della Corte d’appello di Bologna, la quale aveva già respinto la tesi di un automobilista “beccato” con il tagliando falso: secondo l’uomo, ci sarebbe stato solo un illecito amministrativo previsto dall’articolo 80 del Codice della Strada, cioè l’esibizione dell’attestazione di revisione falsa. Invece non è così, poiché entra in gioco il Codice Penale: il certificato che attesta l’esito positivo della procedura di revisione, nonostante sia apposto materialmente sul libretto, è un atto distinto dalla revisione stessa. In questo caso il proprietario era a conoscenza di tutto, non si è opposto a quanto faceva il centro revisioni e, proprio per questo motivo, il reato è aggravato dal concorso morale.
Multe per chi guida senza revisione
Se si circola con la revisione falsa, si rischiano 2.000 euro di multa e ben sette mesi di galera. Inoltre la Cassazione segnala gli altri casi, e le rispettive multe, nel caso si guidasse senza revisione: l’articolo 80 del Codice della Strada prevede una multa di 169 euro annotata sul libretto per l’automobilista che circola senza revisione. Sarà poi consentito guidare l’auto solo per portarla a sottoporla ad un nuovo esame. Se si verrà sorpresi alla guida di un’auto già sospesa dalla circolazione, si riceverà una multa di 1.959 euro ed il “fermo” per 90 giorni. Se l’automobilista verrà beccato ulteriormente con la macchina non revisionata, il suo mezzo verrà confiscato e passerà allo Stato.
Il procedimento della revisione
Per le auto, la prima revisione deve essere sostenuta 4 anni dopo la prima immatricolazione, invece le successive revisioni devono essere effettuate con cadenza biennale. La revisione dell’auto verifica lo stato e l’efficienza dei seguenti dispositivi: frenatura, sterzo, specchietti e lavavetri, oltre alla verifica dell’impianto elettrico, degli assi pneumatici sospensioni, del telaio, dei gas di scarico e degli altri equipaggiamenti come l’avvisatore acustico. La Motorizzazione o l’officina autorizzata, una volta finita la revisione, consegnano all’utente un tagliando adesivo da apporre sul libretto. Il tagliando, nel caso in cui l’auto abbia superato il controllo, mostrerà la dicitura: “revisione regolare”. Nel caso in cui il veicolo non abbia superato il controllo, avrà la dicitura: “revisione ripetere” e dovrà presentarsi ad un nuovo controllo entro un mese. Nella peggiore delle ipotesi il tagliando avrà la scritta: “revisione ripetere-sospeso dalla circolazione”, ciò significa che il mezzo, oltre a non aver superato il controllo, può circolare solo in giornata per andare dal meccanico ad una velocità non superiore ai 40 km/h, e in giornata dovrà sostenere una nuova prova.