Prestazione deludente per Valentino Rossi in Germania, dove non è riuscito ad andare oltre il quinto posto. L’italiano ha inoltre dovuto assistere al trionfo di Marc Marquez, che al Sachsenring vince in modo ininterrotto dal 2009, sin da quando militava in 125. Lo spagnolo è ora il nuovo leader del Mondiale, distante comunque solo dieci punti dal “Dottore”. Il numero 46 si augura quindi di potersi rilanciare nelle prossime gare, anche se è consapevole della non totale affidabilità della moto.
La delusione non si può nascondere
Una volta arrivato al traguardo la reazione di Valentino Rossi è stata davvero singolare: il pilota Yamaha ha infatti dato diverse pacche al serbatoio della sua M1, come a dire: “Dai su, l’abbiamo sfangata“. Ottenere un quinto posto non può essere certamente un risultato di cui essere felici per chi come lui vanta ben nove titoli in carriera, ma c’è almeno la consapevolezza di avere dato il massimo.
Le difficoltà, infatti, non sono mancate: “Non si può essere contenti per un 5° posto – ha detto Rossi – ma per come è andato questo weekend e stamattina posso dire che abbiamo preso il meglio che si potesse fare perché la gara non è stata male. Abbiamo sofferto tanto e alla fine essere tra i primi 5 è buono. Mi è spiaciuto non poter lottare con Viñales, ma lui aveva due decimi di passo meglio di me“.
Le condizioni non eccezionali delle gomme hanno certamente influito: “Abbiamo lavorato tanto nelle prove – ha detto ancora Rossi – abbiamo pure avuto un po’ di sfortuna con due rotture della moto nuova. Poi in gara la gomma media è stato un azzardo che ha pagato“.
Poteva andare peggio
Rossi deve però arrendersi di fronte a un’evidenza: la prestazione al Sachsenring sarebbe potuta essere peggiore se non avesse potuto sfruttare il nuovo telaio. “Il telaio nuovo non è un 2016, ma deriva da quello 2017 ed è modificato. Se oggi avessi avuto il telaio 2017 sarebbe stata una disfatta – prosegue il numero 46 -. Folger ha guidato bene tutto il weekend, lui ha il 2016, ma lui è stato bravo, anche nelle prove guidava meglio, grandi complimenti a lui. Con la Honda la differenza di oggi è stata il degrado della gomme posteriore, nel finale penso che lui potesse fare altri 15 giri“.
Nonostante ciò, la lotta per il titolo appare davvero più aperta che mai: ogni gara registra sempre un nuovo colpo di scena. “La gara è stata tiratissima, tutta col coltello tra i denti – prosegue – non ho nemmeno tolto la visierina. Alla fine ho dato tutto, sono a 10 punti dalla vetta ma siamo tutti lì, è tutta da giocare, anche se Marquez mi ha sorpassato. Forse se ieri avessi avuto almeno la possibilità di fare un giro con la dura raggiungendo la seconda fila, penso che con Pedrosa ci sarei potuto stare“.