C’è grande curiosità tra gli appassionati sul futuro di Valentino Rossi, al momento legato alla Yamaha fino al 2018. Fino a pochi giorni fa era stato lo stesso pilota a sbilanciarsi sottolineando, a sorpresa, di essere pronto a proseguire la sua esperienza anche oltre questo periodo. Solo poche ore fa, invece, Gerhard Berger, si era detto disponibile a portare il nove volte campione del mondo in DTM ben sapendo come un’esperienza in auto lo abbia sempre stuzzicato. Ora sulla questione ha deciso di esprimersi Davide Brivio, che ha lavorato per anni al suo fianco. Il manager è convinto che la carriera del “Dottore” sia lontana dalla conclusione.
Il rinnovo è vicino
Chi conosce bene Valentino Rossi sa quanto sia ancora desideroso di scendere in pista e di fare bene come il primo giorno. Una caratteristica non facile da ritrovare quando si hanno ormai superato i 38 anni. Proprio per questo non sembra così difficile pensare che il suo rapporto con la Yamaha, attualmente in scadenza nel 2018, possa proseguire ulteriormente.
Di questo ne è pienamente convinto Davide Brivio, attuale manager della Suzuki, ma che ha lavorato a lungo con lui: “Da 20 anni continua a correre sugli stessi circuiti, il venerdì e il sabato si concentra su prove e qualifiche e parla con gli ingegneri, poi la domenica sulla gara. Credo che questo sia possibile solo perché ha una vera passione per le moto”.
Proprio la passione per le moto è l’aspetto che lo spinge a migliorare costantemente e a provare a fare il possibile per raggiungere il tanto agognato decimo titolo in carriera: “Lo ha confermato anche lui che corre per la sensazione che si prova dopo una vittoria. Penso che questi piloti, e in particolare Valentino, non possano smettere di avere queste emozioni. Che fai? Stai a casa seduto davanti alla tv? Sarebbe terribile, credo che resterà il più a lungo possibile. Fino a quando gli daranno una moto, prenderà in considerazione tutte le possibilità per continuare – dice Brivio – Se poi seguiranno più di questi weekend, probabilmente vorrà correre per altri due anni”.
Le motivazioni sono intatte
Uno degli aspetti che maggiormente sorprende gli appassionati è certamente la voglia di Rossi di continuare a migliorarsi costantemente. La lunga esperienza maturata gli ha permesso di capire come approcciare al meglio in ogni gara e trovare la strategia più adeguata: “Ha iniziato con la 125 e poi è passato alla 250. Ha iniziato con la due tempi, ha vinto il titolo con la 500. Poi sono arrivati il motore a quattro tempi e l’elettronica – prosegue Brivio -. Sono cambiate le gomme e molte altre cose in questi 20 anni ma lui è riuscito costantemente ad adattarsi“.
La capacità di adattarsi ai cambiamenti della MotoGp gli ha permesso di adattarsi ai cambiamenti introdotti negli ultimi anni: “Se si confronta il suo stile di guida con quello di cinque anni fa, si vede che è cambiato totalmente. Quando è arrivata l’elettronica, ha cercato di capirla. Poi è arrivato Pedrosa, che guidava in moto diverso, e Valentino voleva capire come faceva. Poi sono arrivati Stoner, Lorenzo e Marquez. Valentino si è adattato costantemente. È impressionante e incredibile come riesca a motivare se stesso” – ha concluso Brivio.