Siamo ormai arrivati quasi a metà della stagione del Motomondiale ed è quindi possibile trarre un primo bilancio. Il rendimento di Jorge Lorenzo è stato finora deludente al punto tale da sembrare quasi insindacabile. Lo spagnolo ha infatti conquistato solo 65 punti in classifica, quasi la metà rispetto al compagno di squadra Andrea Dovizioso, a quota 123, che risulta in piena lotta per il titolo. L’ex campione del mondo è però convinto che le prestazioni negative non debbano essere addebitate solo a lui e così invita la Ducati a introdurre alcune modifiche alla moto.
Manca la costanza nella gara
L‘arrivo in Ducati era stato accolto da Lorenzo con particolare entusiasmo. A 30 anni si era detto maturo e pronto a vincere una nuova sfida. I fatti non gli stanno però dando pienamente ragione. Lo spagnolo, infatti, ha avuto un rendimento che non gli ha permesso quasi mai di essere competitivo per le prime posizioni. Una situazione che stride soprattutto se paragonata a quanto sta facendo il compagno di squadra Andrea Dovizioso, terzo in classifica mondiale e in piena lotta per il titolo.
La prestazioni dell’italiano smentirebbero quindi l’idea che la moto non sia affidabile. L’ex campione del mondo sembra però pensarla diversamente e ritiene che le partenze sprint a cui hanno fatto seguito gare piuttosto anonime siano da addebitare alla progressiva perdita di aderenze del posteriore.
Il centauro vorrebbe che i tecnici possano attuare alcune modifiche che potrebbero rivelarsi decisive in pista: “Quando avevo grip, riuscivamo ad essere poco meno lenti delle Honda. Poi quando ho perso aderenza al posteriore, l’anteriore ha iniziato a portarmi fuori traiettoria ed è stato difficile guidare la moto come prima. Ho iniziato a perdere posizioni, specialmente nella frenata della curva 12 ma abbiamo comunque salvato una situazione molto complicata” – ha detto all’emittente spagnola Movistar MotoGP.
Jorge Lorenzo: i numeri non sono positivi
A rendere ancora più evidenti le difficoltà di Lorenzo sono i numeri, sempre inappellabili. Lo spagnolo, infatti, è fermo a 65 punti in classifica, decisamente pochi se rapportati ai 123 del compagno Dovizioso. A inizio stagione praticamente tutti erano dell’idea che fosse necessario un periodo di ambientamento per prendere confidenza con la moto, ma quanto accaduto finora sembrava impensabile anche per i più pessimisti. Peggio di lui all’esordio nel team italiano hanno fatto solo i comprimari, perché arrivati alle porte di Bologna da seconda guida, fatta eccezione per Sete Gibernau (44 punti). In quel caso però la stagione era stata compromessa da un grave infortunio (nelle prime due gare non era nemmeno sceso in pista).
Nonostante tutto, il pilota Ducati prova a guardare con più positività alla seconda parte della stagione, che lo vedrà gareggiare a Brno, in Repubblica Ceca nel primo fine settimana di agosto: “Penso che quando arriveranno circuiti favorevoli sarà molto meglio ma ovviamente serve qualche modifica per migliorare – continua Lorenzo –. Resto in attesa di novità per quanto riguarda il telaio e vedremo aerodinamicamente se in futuro si potrà fare qualcosa”.