La prima parte della stagione del Motomondiale è stata ricca di sorprese. Di gara in gara non sono mancati gli avvicendamenti in classifica e appre al momento difficile indicare un favorito nella lotta per il titolo. Ad avere deluso almeno parzialmente è stato però Jorge Lorenzo, che era arrivato in Ducati con grande entusiasmo desideroso di mettersi alla prova a 30 anni compiuti. Il parere della scuderia è però diverso: Gigi Dall’Igna, top manager di Borgo Panigale continua a credere nelle potenzialità dello spagnolo e riconosce anche i buoni risultati raggiunti dal compagno di squadra Andrea Dovizioso.
Fiducia in Lorenzo
L’arrivo di Jorge Lorenzo in Ducati era avvenuto con grandi aspettative da parte di tutti. Il team italiano era infatti convinto di avere trovato il pilota giusto in grado di rendere nuovamente la moto competitiva, ma anche lo spagnolo, a 30 anni compiuti, si era detto elettrizzato per la possibilità di provare a vincere una nuova sfida.
Al momento il rendimento è stato forse inferiore alle aspettative, anche se l’idea di Gigi Dall’Igna, direttore generale di Ducati Corse, sembra essere diversa: “Il suo contributo è stato importante per farci capire come fare un passo avanti. Con i suoi commenti e le sue considerazioni abbiamo capito molte cose” – ha detto ai microfoni di Sport Rider.
Qualche progresso si è già visto nelle ultime gare e questo lascia ben sperare per la seconda parte della stagione: “Non ha fatto bene solo ad Assen, ci riesce ogni volta di più – prosegue – A mio avviso, è solo una questione di tempo e serve rimanete concentrati”.
L’evoluzione positiva di Dovizioso
Il bilancio non può che essere ancora più soddisfacente per Andrea Dovizioso, al momento terzo (a sei punti dalla vetta) in una classifica di cui era il leader fino a qualche anno fa. Il Mondiale quest’anno si sta rivelando più emozionante che mai e i continui ribaltamenti in graduatoria rendono ancora più elettrizzante il finale di stagione.
Dall’Igna non può quindi che essere felice all’idea di poter contare su di lui: “È un pilota con tantissimo talento – ha detto – Molti dicono che sia un pilota “costruito”, ma non è affatto così. Ha vinto un campionato in 125 e ha fatto cose grandiose in 250 contro Lorenzo”. Il dirigente ha notato cambiamento positivo già lo scorso anno: “Nella seconda parte della stagione 2016. Tra le gare di Aragon e Valencia è stato il pilota che ha guadagnato più punti. Probabilmente in quel momento ha cambiato mentalità“.