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Ritiro Valentino Rossi, parla Ezpeleta: “Un insulto chiederlo”

Rossi

Periodicamente si torna a parlare del ritiro di Valentino Rossi, un’ipotesi quasi impossibile da credere per i tantissimi tifosi del “Dottore”, ormai abituati da una ventina d’anni a vederlo sfrecciare sulle piste di tutto il mondo. Lui stesso finora non si è mai sbilanciato del tutto sulla questione, ma si diverte ancora come un ragazzino. Anche papà Graziano, certamente la persona che lo conosce meglio, ritiene che questo momento sia ancora piuttosto lontano nonostante il figlio abbia ormai compiuto 38 anni. Dello stesso avviso è anche Carmelo Ezpeleta, capo della Dorna, che preferisce evitare di farsi domande sulla questione.

Voglia di primeggiare come i più giovani

In questa prima parte della stagione del Motomondiale Valentino Rossi ha dimostrato finora di non avere niente da invidiare ai colleghi più giovani e di poter essere pienamente competitivo. Gli intoppi finora non sono mancati, ma il “Dottore” aspira a lottare finché sarà possibile per ottenere il tanto agognato decimo titolo mondiale.

Poter essere protagonista di una stagione come quella attuale, in cui ci sono ben quattro piloti racchiusi in dieci punti, non può che spingere il numero 46 a non mollare. Il contratto che lo lega attualmente alla Yamaha è in scadenza nel 2018, ma recentemente lui stesso non aveva escluso la possibilità di un ulteriore rinnovo. Un’ipotesi che farebbe certamente felici i suoi tantissimi tifosi. Anche se c’è chi vede in lui addirittura un futuro da dirigente, ovviamente sempre nel mondo delle due ruote.

Ancora tanta voglia di divertirsi

Chi ama il “Dottore” almeno per ora può quindi stare tranquillo: lo vedremo ancora sfrecciare in pista. Di questo ne è convinto anche Carmelo Ezpeleta, capo della Dorna, che ritiene quasi irrispettoso che si continui a fare domande sul ritiro del 9 volte campione del mondo. Si dovrebbe invece innanzitutto essere contenti delle grandi gioie che a 38 anni compiuti è ancora in grado di regalarci.

Mi lascia perplesso che qualcuno mi chieda solo in base a una carta d’identità cosa succederà con Valentino. A uno a cui in Francia non basta finire secondo e cade per fare primo, e che poi vince in Olanda, noi chiediamo quando si ritira?” – ha detto in un’intervista a La Gazzetta dello Sport.

Il talento del pesarese è quindi indiscusso anche per il dirigente: “Sento dire che gli ho offerto un team in MotoGP, ma non ne abbiamo mai parlato. Mi sembra quasi un insulto chiedere ad uno tra i primi quattro del Mondiale quando si ritira. Vale è straordinario, ma ha anche reso straordinari gli altri” – ha concluso.