Domenica la Formula Uno fa tappa all’Hungaroring per il Gran Premio d’Ungheria, tradizionalmente nel novero delle prove iridate dal 1986. Si tratta dell’appuntamento numero undici a fronte dei venti eventi programmati in calendario, corso in un circuito tortuoso e difficile, dal sorpasso raro e problematico effettuabile in quattordici curve e in un solo rettilineo condensati in 4,381 chilometri. Occhi puntati, allora, anche sulla sessione di qualifiche del sabato: partire davanti sarà importantissimo.
La pista
Da un punto di vista tecnico il circuito magiaro è il più lento del lotto, attraversato dalla velocità media di percorrenza più bassa della stagione. Questo rende ancora più incisivo il ruolo della configurazione aerodinamica delle monoposto, avvantaggiando le scuderie che meglio lavorano con alti carici aerodinamici. Se gettiamo un occhio al più recente passato – Montecarlo, pista dalla stessa caratteristica – il pronostico dovrebbe pendere dalla parte delle Ferrari, con un Vettel che vuole riscattarsi dalla debacle di Silverstone e che nell’Hungaroring ha già vinto nel 2015.
L’uomo da battere
Il favorito, però, rimane Lewis Hamilton, che sul tracciato ha trionfato già in cinque occasioni: 2007, 2009, 2012, 2013, 2016; fin da inizio millennio la Mercedes ha sempre dimostrato un ottimo feeling con questa pista. Stavolta non ha nessun record da battere – se nonquello del maggior numero di pole di sempre, a quota 67 e a -1 da Micheal Schumacher – perchè già nessuno, in Ungheria, ha fatto meglio di lui. Attenzione anche a Daniel Ricciardo, protagonista nell’ultimo di GP di una rimonta impressionante che ha confermato il suo incredibile talento ed il suo eccelso stato di forma: l’australiano della Red Bull firmò il suo secondo successo in carriera proprio nell’edizione 2014 di questo Gran Premio. Un GP che in passato è stato fatto suo anche dall’altro ferrarista, Kimi Raikkonen, che qui vinse nel 2005.
Incognita gomme
I tanti cambi di direzione presenti sul circuito, unitamente alle alte temperature previste in terra magiara, stressano in modo sostanziale le gomme, soggette quindi ad una più facile usura nell’ottica di generare il migliore grip meccanico possibile. La Pirelli ha dunque optato per i tre compound intermedi delle gamma F1, offrendo alle scuderie la possibilità di montare mescole medie, soft e supersoft.
Ecco, allora, dove e quando sarà possibile assistere al Gran Premio di Ungheria:
Venerdì 28 luglio
Prove libere 1: 10.00-11:30, diretta su Sky SportF1 HD e RaiSport HD
Prove libere 2: 14.00-15:30, diretta su Sky SportF1 HD e RaiSport HD
Sabato 29 lugli0
Prove libere 3: 11:00-12:00, diretta su Sky SportF1 HD e RaiSport HD
Qualifiche: 14:00-15:00, diretta su Sky SportF1 HD e RaiDue
Domenica 30 luglio
Gran Premio: ore 14:00, diretta su Sky SportF1 HD e RaiUno