Uno dei motivi che ha contribuito in questi anni al successo di Valentino Rossi è certamente la capacità di attirare l’attenzione anche per alcuni atteggiamenti un po’ “matti” prima e dopo le gare, ma senza mai perdere la concentrazione quando è chiamato a scendere in pista. Proprio per questo spesso ama affidarsi alla sua vena creativa quando si tratta di rendere più particolare il suo casco. Anche quest’anno, come da tradizione, la gara di Misano non avrebbe dovuto fare eccezione. Il “Dottore”, prima del brutto incidente di ieri, era già al lavoro insieme al suo staff.
Misano si avvicina: cresce l’attesa
Dopo la gara di Silverstone, che ha lasciato grande amaro in bocca in Valentino Rossi, il Motomondiale fa tappa in Italia a Misano, una delle piste più amate tra i nostri connazionali. Il “Dottore” ci teneva quindi a risollevarsi sin da subito. Speranza ormai perduta dopo la frattura di tibia e perone durante un allenamento su moto da enduro nel pesarese a causa della quale dovrà rimanere a riposo almeno per 30-40 giorni.
Come da tradizione, in occasione del Gran Premio di San Marino e Riviera di Rimini, corsa di casa per i piloti della “Terra dei Motori”, il numero 46 avrebbe dovuto presentarsi al via con un casco speciale. Difficile dimenticare quello indossato giusto un anno fa quando aveva deciso di inserire un disegno ispirato ai Blues Brothers, una scelta apparentemente singolare ma non troppo: il nove volte campione del mondo, infatti, voleva sottolineare la solidità del suo rapporto con Alessio “Uccio” Salucci”, il suo collaboratore più fidato che non può che considerare come un fratello.
Spazio alla fantasia
La curiosità dei tifosi di Valentino Rossi, che non vedevano l’ora di vedere da vicino il nuovo casco, era quindi già alta. Già in passato il pilota della Yamaha non aveva deluso le aspettative di molti. Basti ricordare ad esempio quello visto al Mugello, dove aveva voluto ricordare Nicky Hayden da poco scomparso e uno dei suoi idoli, Francesco Totti con la frase “Mo je faccio er cucchiaio“.
Il team della Drudi Performance, guidato dal designer Diego Drudi, si stava dedicando con particolare scrupolo alla questione al punto tale da arrivare a sera stanco, come dimostra la foto recentemente pubblicata sul profilo Facebook dell’azienda. Una stanchezza che purtroppo non verrà ripagata perché il “Doc” non potrà partecipare alla prossima gara.