Lewis Hamilton, campione del mondo per la quarta volta non è l’unico a tornare dal Messico soddisfatto. A piazzarsi davanti a tutti è stato infatti Max Verstappen, una vera e propria macchina da guerra nelle ultime gare. Da Singapore in poi è stato infatti il pilota che ha conquistato più punti. Un dato che lascia quindi ben sperare in vista della prossima stagione. Anche i tecnici che lo seguono sono rimasti sorpresi dalla sua continuità.
Un valore aggiunto per una monoposto vincente
Poter contare su una macchina competitiva è certamente fondamentale per chi vuole primeggiare in Formula Uno; il pilota non riveste però un ruolo di secondo piano. Questo duplice aspetto si è rivelato determinante nelle ultime gare di Max Verstappen, che ha inanellato un record davvero importante, nonostante la giovane età. Da Singapore ha infatti conquistato più punti rispetto ai rivali. Dopo quella gara sono arrivate due vittorie, un secondo posto e il quarto discusso posto di Austin.
L’olandese ha finora smentito anche i più scettici che non lo ritengono ancora pronto per lottare per il titolo. In Messico ha dimostrato di non avere niente da invidiare ai colleghi più giovani: si è portato quasi subito al comando e da allora non ha più mollato.
Un talento tutto da scoprire
Anche chi lavora costantemente con Max non si aspettava questi risultati. Uno dei più stupiti suo ingegnere di pista, Gianpiero Lambiase, arrivato addirittura a chiedergli di rallentare in gara. Tutta un programma la risposta del pilota: “Sto già andando piano“.
Dello stesso avviso anche il team manager della Red Bull, Christian Horner: “La grande sfida in questa gara è stata quella di riuscire a… rallentarla – ha spiegato –. Abbiamo comunicato più volte a Max di abbassare il ritmo, e ad un certo punto ci ha risposto che non poteva farlo ulteriormente. Ma Max è così, ama correre ruota a ruota, quello che ha fatto nelle prime due curve è la conferma che è stato il pilota che più di ogni altro voleva vincere la gara”.
L’olandese però non nasconde quanto sia importante lavorare costantemente per arrivare a queste performance: “Non è che sia così semplice per noi svettare in qualifica – si è giustificato Max – sono stati fatti dei progressi, ma non abbiamo ancora il plus di potenza in Q3 dei nostri avversari diretti. Per essere sempre li a giocarci la pole abbiamo bisogno di un ultimo passo avanti, ma sui circuiti dove si può sorpassare sono certo che possiamo lottare per la vittoria”.