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Formula Uno, Marchionne: “Vettel non sa gestire le emozioni”

Formula Uno, Marchionne: "Vettel non sa gestire le emozioni"

Il sogno della Ferrari e di tutti i suoi tifosi di tornare a conquistare il titolo, a dieci anni di distanza dal trionfo di Kimi Raikkonen, si è definitivamente infranto in Messico dove Lewis Hamilton si è laureato campione per la quarta volta. La prestazione di Sebastian Vettel, che ha provato a mantenere vive le speranze fino alla fine, è stata però inevitabilmente condizionata dalla sua partenza. Un momento della gara determinante anche per il presidente del “Cavallino”, Sergio Marchionne, che invita il pilota a essere meno emotivo.

Un talento indiscutibile

In tutto l’arco della stagione, anche se le difficoltà non sono mancate, Sebastian Vettel ha mostrato grande determinazione. Il ferrarista ha fatto il possibile per lottare per il titolo, pur sapendo di avere a che fare con un grande “rivale”. Nonostante il suo talento indiscusso, c’è un aspetto su cui il tedesco dovrebbe lavorare per controllare ancora la sua emotività.

Una caratteristica messa in evidenza anche in occasione della partenza in Messico, che ha poi frenato la sua prestazione in gara. A metterlo in evidenza è anche il presidente Marchionne: “Sebastian è stato ed è un driver fenomenale, ma se non sapessi che è tedesco, direi che ha un atteggiamento molto simile a un ragazzo del sud, perché è molto emotivo. Spero che abbia imparato a contenere le sue emozioni“.

Pronti a lavorare per la prossima stagione

Nelle ultime due gare che mancano alla conclusione della stagione il team di Maranello è pronto quindi a fare il possibile per risolvere i difetti emersi in questi mesi. La scuderia è abituata però a non lasciare niente al caso e vuole pianificare al meglio: “In realtà si è cominciato a lavorare alla stagione prossima già quando è partita quella 2017. La cosa importante adesso è imparare dalle cose che abbiamo sbagliato quest’anno. E ce ne sono state parecchie. Dobbiamo provare a incorporare le giuste soluzioni sulla macchina del prossimo anno”.

L’obiettivo quindi è uno solo: dare a Seb una monoposto in grado di competere ad alti livelli: “È un campione del mondo e ne è consapevole. L’importante è che la Ferrari riesca a dargli un’auto per riportarlo al titolo“.