Chi è abituato a viaggiare su un mezzo a due ruote è invitato a essere prudente e a non sottovalutare alcun pericolo. Non tutti però sanno che moto e scooter sono soggetti a regole ancora più stringenti. L’articolo 152 del Codice della Strada, infatti, stabilisce l’obbligo di mantenere le luci accese anche di giorno. Una norma conosciuta da pochi, ma che è bene rispettare: i trasgressori possono andare incontro a una multa fino a 169 euro.
Regole precise per moto e scooter
L’articolo 152 del Codice della Strada è una norma che deve essere presa in seria considerazione da tutti i possessori di mezzi a due ruote. Si stabilisce infatti che “i ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli, anche durante la marcia nei centri abitati, hanno l’obbligo di usare le luci di posizione, i proiettori anabbaglianti e, se prescritte, le luci della targa e le luci d’ingombro“.
Il provvedimento deve essere rispettato da tutti tutti i veicoli a motore, ove si trovino a circolare fuori dai centri abitati.
Le sanzioni previste per i trasgressori
Come capita per ogni articolo del Codice della Strada, anche in questo caso è stata stabilita una specifica sanzione per chi non lo rispetta. In questo caso la multa da pagare può andare da 41 a 169 euro. L’articolo 152 presenta comunque alcuni veicoli che non sono tenuti a prendere in considerazione la norma. Si tratta dei “veicoli di interesse storico e collezionistico“. Se i mezzi ne sono dotati possono comunque ricorrere alle “luci di marcia diurna“.
Ulteriori precisazioni sono indicate nell’articolo 153. Qui si sottolinea infatti che “le luci di marcia diurna non possono sostituire luci di posizione, della targa e di ingombro se prescritte e, per quanto concerne i veicoli, i proiettori anabbaglianti da mezz’ora dopo il tramonto del sole a mezz’ora prima del suo sorgere e anche di giorno nelle gallerie, in caso di nebbia, di caduta di neve, di forte pioggia e in ogni altro caso di scarsa visibilità “.