Più di un quarto dei veicoli a motore costruiti nel mondo vengono assemblati in Cina: è un dato peraltro in costante, progressivo e sensazionale aumento. Nonostante il boom industriale sia propriamente terminato e la crescita economica rallenta, il più esteso paese asiatico risulta il principale produttore di settore, con un fetta pari al 27% del mercato totale a fronte di un misero 4% nell’anno 2000.
Ma oltre al dato quantitativo vi è un dato qualitativo caratteristico: i cinesi hanno il vizio di copiare i modelli europei di maggior successo e talvolta riproporli con aggiornamenti e in forme “migliorate”.
Ad oggi, nel giro di poco meno di un decennio, le aziende automobilistiche cinesi sono riuscite a migliorare esponenzialmente i loro standard di qualità , comunque ancora lontani dalla tradizione motoristica dell’Occidente. Non è un caso che in Europa manchi una grande importazione di veicoli cinesi.
Tornando al delicato discorso del plagio: è un tema piuttosto ricorrente. Basti pensare che nel 2009 il Gruppo Fiat riuscì a bloccare la distribuzione europea della Great Wall Peri, una utilitaria ridicolmente simile alla Fiat Panda di seconda generazione, tanto nell’estetica che negli interni. Come la Great Wall, però, di vetture “cloni” ce ne sono molte. Le scopriamo in questo articolo.
Ecco le più eclatanti vetture cinesi “copiate” da modelli europei. L’articolo continua >