Rowan Atkinson, noto soprattutto per il suo ruolo di Mister Bean, oltre a essere un celeberrimo attore, è un appassionato collezionista di automobili. La sua decisione di mettere all’asta due vetture appartenenti alla sua collezione privata non ha potuto che fare il giro del mondo.
Mister Bean fa pulizia nel suo garage
Il celebre attore, comico e produttore cinematografico britannico, ha alle sue spalle una lunga storia che lo accomuna con le automobili. Oltre alla British Leyland Mini Mk4 del ’77 verdognola con cui siamo abituati a vederlo nella serie Mr. Bean, Rowan Atkinson vanta un parco auto che fa invidia a molti.
Forse per rinnovare un po’ la sua collezione, o forse per far posto a qualcosa di nuovo, la decisione di cedere all’asta due dei suoi gioielli sta suscitando grande interesse da parte di appassionati e non solo. D’altronde tale vendita non è affatto un caso isolato dal momento che, circa tre anni fa, l’attore britannico ebbe il coraggio di liquidare la sua McLaren F1.
All’asta una Lancia Thema Ferrari e una Mercedes E
Le due auto di cui l’interprete di Mister Bean vuole liberarsi sono una Lancia Thema 8.32 di derivazione Ferrari del 1989 e una Mercedes E del 1993. Sebbene quest’ultima sia piuttosto particolare e disponga di ben 326 cavalli che le consentono di raggiungere i 260 orari, il gioiellino dell’asta è senza dubbio la Thema Ferrari. Non a caso entrò a far parte della nostra top 5 delle auto italiane degli anni ’80.
Si tratta di un’autovettura piuttosto rara che Rowan Atkinson acquistò alcuni anni fa per via dell’ottimo stato di conservazione in cui risiedeva. Esteticamente e meccanicamente impeccabile, la Thema Ferrari nasconde sotto il cofano un V8 32 valvole da 215 cavalli di derivazione Ferrari.
I 240 km/h di velocità massima, gli interni in alcantara anziché in pelle e la guida a destra faranno gola ai tanti interessati che decideranno di partecipare all’asta. Se ciò non bastasse le 20.000 sterline spese dall’interprete di Mister Bean per la manutenzione della Thema Ferrari negli ultimi sette anni, possono rendere bene l’idea dell’ottimo stato di conservazione in cui risiede una rarità di quasi 30 anni.