La Formula Uno sta attraversando una fase di profondo mutamento fortemente voluta da Liberty Media, intenzionata ad aumentare lo spettacolo e l’adrenalina che si respira in pista e fuori. Salvo ulteriori ripensamenti, a partire dal 2021 i team dovrebbero essere chiamati a introdurre alcune modifiche alle power unit, poco apprezzati però da diverse scuderie. Non è però finita qui. I gestori del Circus sono infatti al lavoro per stringere una nuova partnership con Netflix, che dovrebbe realizzare una serie di documentari dietro le quinte.
Un nuovo modo di vivere le gare
Ormai da qualche anno anche gli appassionati italiani sanno quanto sia fondamentale essere abbonati alla pay Tv per seguire tutte le gare di Formula Uno. Questo inevitabilmente comporta delle spese aggiuntive, ma l’esperienza di visione diventa più coinvolgente. Non mancano infatti approfondimenti durante l’intero weekend e la possibilità di vivere appieno le emozioni grazie al mosaico interattivo.
A breve potrebbe essere però in attivo un’altra importante novità . Liberty Media, la società che gestisce il Circus, secondo quanto riporta Motorsport.com, è infatti in trattativa ormai avanzata con Netflix, la celebre piattaforma di video streaming diffusa in tutto il mondo.
A confermarlo è Sean Bratches, direttore delle operazioni commerciali di Liberty Media: “Liberty Media ha sempre valutato con attenzione le possibilità di collaborare con nuovi canali multimediali – ha confessato -. Crediamo che nel mondo di oggi serva una maggiore apertura verso internet, e in tal senso abbiamo dei progetti in fase di studio, compreso quello con Netflix per una partnership che potrebbe essere operativa nel 2018. Ma al momento non posso aggiungere nulla…“.
Tutti i segreti del dietro le quinte
Se la partnership dovesse andare a buon fine gli appassionati potrebbero contare su una modalità decisamente innovativa per vivere le emozioni del Circus. Netflix vorrebbe realizzare una serie di documentari da realizzare nei box delle scuderie e non solo. Un’occasione per mostrare nel dettaglio come si prepara una gara e le tensioni che si respirano fuori dal circuito.
La piattaforma avrebbe però la necessità di poter contare su operatori nei paddock e nelle ospitality delle squadre. L’ideale per non perdere nemmeno un dettaglio. Per far sì che il progetto possa andare a buon fine è però necessario l’ok dei team, da sempre pronti a fare il possibile per proteggere la propria privacy.
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