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MotoGp, nel 2018 si cambia: gare più corte per tutelare la sicurezza dei piloti

MotoGp

Manca ormai pochissimo alla nuova stagione di MotoGp, al via dal 18 marzo in Qatar dove Marc Marquez sarà chiamato a difendere il titolo di campione del mondo conquistato dopo una lotta fino all’ultima gara con Andrea Dovizioso. Le novità non mancheranno: la Dorna, la società che gestisce il Motomondiale, sembra infatti sempre più intenzionata a fare il possibile per preservare la sicurezza dei piloti. Dopo l’ufficializzazione dell’utilizzo di tute dotate di airbag si è deciso di rendere più corte sette gare inserite in calendario.

Un nuovo imperativo in MotoGp: la sicurezza

L’adrenalina che si respira in pista nel Motomondiale è sempre altissima e non mancano i momenti in cui i piloti non esitano a premere il pedale dell’acceleratore per fare un allungo decisivo. Essere competitivi è certamente importante, ma per farlo è fondamentale non correre eccessivi rischi.

Nasce proprio in questa ottica l’idea di rendere obbligatorie le tute dotate di airbag, che saranno indossate dai protagonisti sin dalla stagione che sta per iniziare. Non è però finita qui. Gli organizzatori hanno infatti accettato la richiesta della Commissione Sicurezza (su sollecito degli stessi centauri) di rendere più brevi alcune gare presenti in calendario. Si ritiene infatti che l’eccessiva lunghezza possa aumentare il pericolo.

Cosa cambia nella nuova stagione

In MotoGp saranno le gare di Austin, Le Mans, Catalogna, Brno, San Marino, Jerez e Valencia a essere modificate. Le prime cinque subiranno la riduzione di un giro, mentre i Gran Premi di Jerez e Valencia prevederanno rispettivamente due e tre giri in meno.

La Commissione Sicurezza ha deciso di fare il possibile per preservare la sicurezza anche dei piloti delle altre categorie del Motomondiale. In Moto2 saranno nove i Gran Premi più corti, mentre in Moto3 saranno sette. L’auspicio degli organizzatori è di poter incrementare lo spettacolo, ma allo stesso tempo di ridurre gli incidenti in pista.

 

Foto immagine in evidenza: Getty Images