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Bollo auto, calvario finito: rimborso del 60% per i terremotati in Molise

Il bollo auto ormai da tempo è una delle tasse più discusse da chi è in possesso di una vettura. C’è chi però è stato costretto a saldare l’importo previsto pur trovandosi in una condizione tutt’altro che piacevole: si tratta dei terremotati del Molise, la cui vita era rimasta sconvolta da una scossa fortissima arrivata il 31 ottobre 2002. A distanza di anni potranno finalmente ottenere un rimborso, anche se parziale.

Una lunga odissea a buon fine

Sono state tantissime le persone che si sono trovate in estrema difficoltà, molti anche senza una casa, in seguito al devastante terremoto avvenuto il 31 ottobre 2002 con epicentro a San Giuliano di Puglia, in Molise. Anche diversi Comuni circostanti hanno dovuto sostenere numerose difficoltà.

Il 31 ottobre 2002 un terremoto il centro Italia. Qui un’immagine dei comuni colpiti, San Giuliano di Puglia, in Molise (Credits Il Mattino di Foggia)

La battaglia portata avanti da Vincenzo Notarangelo, sindaco di Larino, paese situato in provincia di Campobasso, ha però avuto finalmente esito positivo. A distanza di otto anni i residenti coinvolti potranno infatti ottenere il 60% del rimborso degli importi pagati negli anni tra il 2003 e il 2008, proprio come previsto dalla legge.

La Regione Molise in quel periodo di grave difficoltà aveva concesso la possibilità di ottenere un risarcimento per chi aveva saldato la tassa nei 5 anni di sospensione, tra il 2003 e il 2008. Le complicazioni non sono mancate, ma ora saranno in tanti a poter tirare un sospiro di sollievo.

Come agire per ottenere il rimborso

Ad avere diritto al rimborso sono i residenti di alcuni Comuni maggiormente colpiti dal sisma. Si tratta di: Bonefro, Casacalenda, Castellino del Biferno, Colletorto, Larino, Montelongo, Montorio nei Frentani, Morione del Sannio, Provvidenti, Ripabottoni, Rotello, San Giuliano di Puglia, Santa Croce di Magliano, Ururi.

C’è però una condizione fondamentale che deve essere rispettata per godere di questo beneficio e che inevitabilmente sarà destinata a fare discutere. I cittadini dovranno infatti avere presentato opportuna richiesta di indennizzo entro il 31 marzo 2010. Una volta accertato di essere in possesso dei requisiti minimi, gli utenti devono provvedere a compilare uno specifico modulo predisposto dalla Regione. Il documento può essere ritirato personalmente presso gli uffici comunali o scaricato online.