L’ora X è finalmente arrivata. Domenica si corre il Gran Premio del Qatar, la gara che darà il via ufficiale alla stagione 2018 di MotoGp in cui a difendere il titolo sarà ancora una volta Marc Marquez. La pista di Losail però non sembra essere del tutto favorevole alla Honda. Lo spagnolo deve inoltre combattere con un precedente poco rassicurante: negli ultimi tre anni non è mai riuscito a vincere la corsa che ha dato il via all’annata.
Un Mondiale apertissimo
La stagione 2018 del Motomondiale si preannuncia più emozionante che mai. A competere per il titolo sembrano essere pronti in diversi. Primo tra tutti il campione Marc Marquez, ma non mancheranno gli avversari pronti a metterlo in difficoltà. Tra questi c’è Andrea Dovizioso, che ha lottato con lui fino all’ultima gara del 2017, e l’altro ducatista Jorge Lorenzo, reduce da un’annata caratterizzata da non pochi alti e bassi.
Non si devono però dimenticare le due Yamaha, che presentano al via un mix di spregiudicatezza tipica della gioventù ed esperienza. Maverick Viñales ha infatti poca esperienza nella classe regina, ma ha dimostrato di non avere timore a competere con chi è più attrezzato di lui. Valentino Rossi, invece, ha ormai compiuto 39 anni, ma ha l’entusiasmo e la voglia di vincere tipica di un ragazzino.
Marquez lotta con se stesso
Il favorito numero uno per la nuova stagione, come è facile immaginare, sarà ovviamente il campione del Mondo Marc Marquez. Lo spagnolo ha dalla sua non solo una moto affidabile, ma anche una determinazione che non lo abbandona mai e che gli permette di affrontare al meglio le situazioni più difficili.
La pista del Qatar sembra però favorevole alla Yamaha, che ha raccolto qui il maggior numero di successi. Il pilota della Honda deve cercare di superare un precedente che appare poco rassicurante: negli ultimi tre anni non ha mai vinto la gara di esordio.
“Sono davvero felice che la prima gara sia finalmente arrivata – ha sottolineato -. Sarà una stagione molto competitiva, a partire dalla prima gara qui in Qatar. Sappiamo che ci sono molti piloti che sono già molto veloci quindi la gara potrebbe essere eccitante e tutto può succedere. Il round del Qatar è unico rispetto agli altri del calendario e siamo consapevoli che non è uno dei più facili per noi. Abbiamo lavorato bene durante i test invernali ci siamo concentrati per avvicinarci il più possibile al ritmo dei nostri avversari con le gomme usate. Sarà una lunga stagione e continueremo a lavorare sul setup della nostra moto per cercare di sfruttare al meglio ogni situazione nel giorno della gara“.