La stagione di MotoGp è appena iniziata, ma non poteva esserci partenza migliore per Andrea Dovizioso, trionfatore alla gara inaugurale in Qatar. Il forlivese, che nella scorsa annata è riuscito a lottare fino alla fine con Marc Marquez, per ora preferisce restare con i piedi per terra e non lasciarsi andare a grandi proclami. Valentino Rossi si è invece sbilanciato: il pesarese vede il ducatista come uno dei principali favoriti per la lotta per il titolo.
La lotta è apertissima
All’inizio di ogni annata sportiva i vari piloti spesso si sbilanciano sugli obiettivi che vorrebbero realizzare. C’è chi invece preferisce restare con i piedi per terra e lasciare che sia la pista a parlare. In quest’ultima categoria rientra certamente l’attuale vice campione del mondo, Andrea Dovizioso, che ha voluto rispondere a Valentino Rossi dopo che il pesarese lo ha indicato come uno dei favoriti per la conquista del titolo: ” Wow, sentirlo dire da Valentino è tanta roba e sono contento” – ha detto ai microfoni di Radio 105.
Il ducatista vede però più incerta la situazione: “Diciamo che è vero che sono tra i favoriti, ma siamo almeno 6 ad avere la possibilità di giocarci il campionato, sia per la bravura che per le moto che abbiamo – prosegue -. È vero che sto facendo dei risultati un po’ diversi dal passato; avevo già fatto dei buoni risultati, non ero andato così male fino a oggi. Certo, quando vinci è un’altra cosa, soprattutto per i fan, gli spettatori che ti vedono in un modo molto diverso. Quando vinci tutti ti guardano; se fai il secondo, terzo, quarto un po’ meno“.
Uno sguardo alla prossima gara
Ora viene il difficile per Dovizioso: confermare quanto di buono ha fatto intravedere a Losail sin dalla prossima gara, in programma in Argentina.
Un anno fa sul circuito sudamericano l’italiano è stato costretto a ritirarsi prima della conclusione della gara e questo non può che motivarlo a dare il massimo: “Il circuito è in un posto che neanche gli argentini sanno dove è, disperso nel nulla e ci mettiamo due giorni da quando partiamo dall’Italia per arrivare in pista. Da Buenos Aires sono 1000 km molto scomodi per arrivare e là fuori non c’è niente, c’è la gente che ti assale perché c’è tanta povertà , e questo per loro è l’evento dell’anno. Il circuito è così così, è una pista che viene usata pochissimo e non è in buone condizioni. Negli ultimi anni abbiamo sempre fatto un po’ fatica, però secondo me quest’anno saremo più competitivi“ – ha concluso.
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