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Auto, ricerca shock: la benzina inquina più del diesel

benzina

Ormai da qualche tempo si sta registrando un’attenzione sempre più forte anche tra le case automobilistiche all’ambiente. I nuovi modelli in arrivo sul mercato si caratterizzano per emissioni e consumi sempre più bassi. La strada da compiere è però ancora piuttosto lunga. A sorpresa, infatti, sono proprio i motori benzina a inquinare di più rispetto al diesel. Progressi importanti potrebbero essere raggiunti incentivando la diffusione dei propulsori elettrici, ma la diffidenza degli utenti e i costi ancora troppo elevati sono ancora un ostacolo difficile da superare.

Inquinamento: un problema più che attuale

La lotta per ridurre l’inquinamento è sempre più viva, ma i risultati tardano ad arrivare. Per la prima volta dal 2010, infatti, le emissioni di anidride carbonica prodotta dalle auto a benzina hanno superato quelle provenienti dalle nuove diesel. Un dato sorprendente, messo in evidenza dalla ricerca effettuata dall’Associazione Europea dei costruttori di auto (Acea), in base a dati della stessa associazione e dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (Eea). Tutto questo non fa che contrastare con la decisione di molte aziende produttrici e delle amministrazioni locali, che stanno decidendo di bloccare la circolazione di motori diesel.

Ma cosa può avere causato questa situazione? Innanzitutto il mercato. Le vendite di vetture dotate di motore a benzina sono infatti in crescita costante e, inevitabilmente, questo ha generato una crescita delle emissioni. Il quadro potrebbe peggiorare ulteriormente in futuro. Già nel 2020, come ha messo in evidenza il segretario generale dell’Acea, Erik Jonnaert, la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante.

La strada che porta all’elettrico è in salita

Un reale miglioramento della qualità dell’aria che respiriamo potrebbe essere possibile incrementando la diffusione della auto elettriche. Le condizioni che potrebbero renderlo possibile sono ancora poche: i prezzi di questo genere di veicoli sono ancora troppo alti, ma anche autonomia e numero di colonnine di ricarica presenti sul territorio sono ritenuti ancora troppo pochi.

Una colonnina dove ricaricare un’auto elettrica (Foto: Monza in diretta)

I numeri però parlano chiaro. Rispetto agli altri mercati, quello di veicoli elettrici è cresciuto solo dello 0,4%. L’impegno dei produttori non manca, ma il supporto del governo per aiutare i cittadini non deve assolutamente mancare. Solo questo potrebbe fare da reale sprone. L’appello verrà ascoltato?

 

Foto immagine in evidenza: Sicurauto.it