La stagione 2019 di Formula Uno potrebbe essere arricchita da una nuova tappa decisamente suggestiva. Liberty Media, infatti sembra sempre più intenzionata ad inserire un Gran Premio a Miami, una città che sarebbe in grado di generare anche un notevole indotto sul piano economico grazie ai numerosi turisti presenti durante tutto l’anno. L’iniziativa era stata pienamente appoggiata anche dall’amministrazione locale ma, a sorpresa, il tracciato pensato in un primo momento, potrebbe subire una modifica.
Cambia il calendario ma anche il circuito
Liberty Media è ormai intenzionata a portare la Formula Uno a Miami sin dalla prossima stagione. Il circuito che si stava delineando, con l’obiettivo di percorrere le zone più interessanti della città, potrebbe però essere modificato. Tra i primi a gioirne potrebbe esserci proprio il campione del mondo Lewis Hamilton, che non aveva nascosto le sue perplessità per la precedente planimetria. Nonostante la soddisfazione dell’amministrazione locale, già entusiasta all’idea di poter ospitare il Circus tra le sue strade, qualche problema sembra essere emerso. Proprio in questi giorni è stato infatti approvato dall’ente locale un emendamento che proibisce ai promotori della gara di utilizzare il cosiddetto “Pacchetto B” per l’evento. Di cosa si tratta? È un’area decisamente strategica, posizionata a sinistra dell’American Airlines Arena, casa dei Miami Heat. Il Gran Premio potrebbe quindi tenersi comunque nella capitale della Florida, ma senza passare nei pressi del lungomare.
Una zona che fa discutere
Il problema sorto all’idea di sfruttare l’area non rappresenta però una novità. In una prima fase si era ipotizzato di trasformare la zona in un parco, ma l’acquisto dei Miami Heat ha modificato il programma iniziale. Il club di NBA ha così deciso di sfruttarla a beneficio dei propri tifosi, che qui possono parcheggiare prima di assistere dal vivo a una gara. Dalla scorsa estate si sta comunque provando a intensificare la presenza di verde sul posto.
Nel 2015 la Formula E era comunque riuscita nel suo intento e a far passare il Gran Premio proprio lungo il “Pacchetto B”. Tutto non era avvenuto però in modo indolore. Agli organizzatori è stato infatti richiesto un investimento pari a 22 mila dollari per l’utilizzo, oltre a un’ulteriore spesa per mettere a norma l’impianto.
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