Si toglie tutti i sassolini dalla scarpa questo Jorge Lorenzo post Mugello. Dopo una vittoria strabiliante, in cui ha dimostrato di essere ancora il campione degno di aver collezionato 5 titoli iridati nel motomondiale. Un trionfo che ha, forse, il sapore della rinascita per il maiorchino o, forse, solo quello della rivalsa. È infatti di questi giorni la notizia dell’addio a Ducati, tra amarezze e veleni.
La questione del serbatoio
È trascorso un anno e mezzo di delusioni tra Ducati e Lorenzo, nate da una collaborazione senza soddisfazioni, per giungere alla prima vittoria del “Por Fuera” proprio in casa Ducati. Dopo svariate modifiche tecniche apportate in lunghi mesi per poter trovare il feeling tra moto e pilota, al Mugello si cambia serbatoio. E si vince.
In molti ora si chiedono, in modo un po’ ingenuo: bastava cambiare questo elemento per trionfare? Secondo Lorenzo, è stato decisivo: “Molti dicevano che cercassi scuse – ha dichiarato Lorenzo – Io dicevo solo che si trattava di sentirsi più a mio agio sulla moto. Quando mi hanno messo il nuovo serbatoio mi sono sentito bene, il passo è andato bene e la gara lo ha dimostrato. È speciale vincere al Mugello con la Ducati“.
Dal canto suo, il direttore generale Ducati, Gigi Dall’Igna, commenta: “Sono contento di questa vittoria, anche per tutti i ragazzi che lavorano con noi e non si vedono mai. Il cambio serbatoio è servito ma è solo uno dei fattori che hanno determinato la vittoria. Lorenzo è in forma“.
Lorenzo replica a Domenicali: “Ora è troppo tardi”
Dall’alto del suo primo podio, Jorge Lorenzo parla della collaborazione fallita con Ducati. Se dalla Yamaha aveva deciso di andarsene non per una questione economica ma per orgoglio, per sfida, per mettersi alla prova e vincere con un’altra moto, ora la situazione è molto diversa. Con Ducati, è mancato il feeling tecnico ma anche un po’ di fiducia. Il maiorchino sembra accusare Dall’Igna di non aver avuto fiducia nelle sue capacità al 100%. “Non ho mai mollato, ho vissuto momenti duri – ha detto Jorge – ma sapevo di poter vincere con questa moto, come quando ero l’unico a credere di poter vincere con la Derbi. Peccato che la Ducati non mi ha dato queste novità prima, ma ora non serve, questa è una delle vittorie più dolci della mia carriera. La Ducati in realtà l’anno scorso ci ha provato a darmi una moto più adatta al mio stile, non ci è riuscita non per mancanza di volontà. Qui è arrivato il pezzo che mancava e casualmente ho vinto. Io ho tanti difetti, ma quello che non posso accettare è che dicano che cerco scuse. Ho dimostrato che non mentivo“.
Infine, commenta il contratto. “Rinnovare con la Ducati? Sfortunatamente ormai è troppo tardi, se Gigi Dall’Igna avesse creduto in me prima la storia sarebbe andata diversamente. Tornare in Yamaha? Saprete tutto fra sette giorni“. Dall’Igna replica: “Non so se ci siano ancora spazi per ragionare sul futuro di Jorge in Ducati“.