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Valentino Rossi fiducioso prima del Montmelò: “Andremo meglio del Mugello”

Tre podi, una pole, un quarto e un quinto posto. Trentanove anni. La seconda posizione nella classifica mondiale, a 23 punti da quello che sembra un irraggiungibile Marquez, che all’apparenza vince e stravince più o meno quando vuole. Detta così, e sommando il tutto ad una moto non propriamente competitiva, sembrano i risultati provvisori di un pilota che non ha tanto altro da chiedere. A svelarne il nome, però, il giudizio cambia radicalmente: parliamo di Valentino Rossi.

Un gap rilevante

Il Dottore rincorre un agognatissimo decimo titolo mondiale, sfiorato amaramente nel 2015 e poi mai del tutto accarezzato. Quello che emerge dall’inizio della stagione in corso è la stessa foga e motivazione di sempre, condita da un’ottima forma fisica. Ciò che manca nella maggior parte dei passaggi al Motomondiale è però il pacchetto tecnico: la M1 del Team Yamaha ufficiale non sembra essere all’altezza delle altre big Honda e Ducati, surclassata il più delle volte anche dalla sorella minore della scuderia privata Tech3. Addirittura Johann Zarco è tornato ad utilizzare il telaio 2016 dopo aver testato, invano, lo chassis del 2017 che tanto aveva fatto penare i piloti factory.

“Tenere duro e far bene”

Ma Valentino è ottimista, e dopo il terzo posto nel GP di casa, ha sbandierato la sua convinzione di poter giocarsi i posti alti della classifica: “Negli ultimi test a Montmelò abbiamo trovato qualcosa“. E nel prossimo weekend il Circus delle due ruote farà tappa proprio sul tracciato catalano, pochi chilometri al di fuori delle mura di Barcellona. Una pista che ha visto Rossi trionfare per ben dieci volte, di cui sette nella top class. “Ci conto — ha continuato il pesarese — credo che il potenziale della nostra moto sia superiore rispetto all’Italia, e poi nell’ultima prova in Spagna avevamo avuto buoni risultati. La pista è stata riasfaltata e questo è un vantaggio per la Yamaha. Abbiamo sofferto in alcuni circuiti, ma dobbiamo tenere duro, non mollare niente e fare punti preziosi“. Insomma: un Valentino che aspetta e spera ma con la carica giusta. Chi ben comincia…