Sicurezza prima di tutto. Sembra questo l’imperativo che si sta portando avanti in maniera sempre più decisa a partire da questa stagione nel Motomondiale. Proprio con questo scopo è stato introdotto l’obbligo di sottoporre i piloti di tutte le categorie a visite mediche e di indossare tute dotate di airbag. L’incidente capitato a Michele Pirro su Ducati poche settimane fa ha spinto però a non fermarsi qui. Anche le wild card sono infatti chiamate a indossare sin da subito il dispositivo di sicurezza.
Cambia il regolamento in MotoGp
Non è solo la Formula Uno ad attraversare una fase di profondo cambiamento su spinta di Liberty Media, la società che gestisce il Circus. Anche nel Motomondiale in questa stagione sono state introdotte nuove norme, tutte con un unico denominatore comune: tutelare il più possibile i piloti. È proprio in quest’ottica che si è arrivati a ridurre il numero di giri in alcune gare.
Il provvedimento si pone sempre lo stesso obiettivo. Anche le wild card saranno ora chiamate a indossare una tuta dotata di airbag, esattamente come accade già ora per i piloti ufficiali. A spingere verso questa misura è stato l’incidente occorso a Michele Pirro, collaudatore Ducati, alcune settimane fa al Mugello. L’italiano è stato protagonista di un vero e proprio volo che ha fatto temere il peggio ai presenti. Il centauro era rimasto cosciente, ma aveva riscontrato un trauma encefalico, toracico, lombare e addominale e una sub lussazione della spalla destra.
La regola sarà allargata anche alle wild card delle classi Moto2 e Moto3, ma a partire dal GP d’Austria di quest’anno, per dare moto a tutti di adeguarsi. Prevista comunque una piccola deroga per i sostituti. Questi saranno tenuti a indossare una tuta dotata di airbag solamente dalla seconda gara che li vedrà impegnati.
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