Inizia da dove eravamo rimasti il Motomondiale: con Jorge Lorenzo in testa. Dopo la vittoria al Mugello e l’annuncio del passaggio al Team Honda HRC per la prossima stagione, il maiorchino sembra essere approdato ad uno stato di forma grandioso, favorito — occorre sottolineare — da due tracciati a lui particolarmente congeniali. Il Mugello prima, Montmelò poi. Proprio sul tracciato catalano, che sorge di poco fuori le mura di Barcellona, Lorenzo ha centrato la sua prima pole position in Ducati con il crono di 1’38″680. Qui la scuderia di Borgo Panigale non partiva al palo da dieci anni, con Stoner nel 2008. Il Porfuera, invece, non scattava primo dal GP di Valencia 2016, all’ultima uscita con la Yamaha.
Marquez non molla
Al fianco di Lorenzo ci sarà domani il connazionale Marc Marquez, in difficoltà durante le prove libere. Nelle FP3 Marc non è riuscito a staccare il biglietto per il Q2, obbligato conseguentemente a partecipare al Q1, dove ha primeggiato senza difficoltà. Il Cabronçito sembra aver risolto i suoi problemi di feeling con la pista, arrivando a soli 66 millesimi di ritardo dal miglior tempo. Terzo, infine, un brillante Andrea Dovizioso sull’altra Ducati ufficiale a +0″243. Una prima fila letteralmente bollente.
Male Rossi, ma non tutto è perduto
Delude Valentino Rossi. Dopo un weekend ad alti regimi, il pesarese non è riuscito ad essere incisivo nelle qualifiche che contano, fermandosi al settimo tempo, a +0″586 da Lorenzo. Forse la prima fila sarebbe stata proibitiva, ma il Dottore poteva pienamente puntare alla seconda: un errore sul giro lanciato della seconda run gli ha impedito questo vanto. Ma si sa, Vale è una belva della domenica, quindi non è impensabile una sua rimonta sin dalle prime fasi di gara. Il pesarese ha ostentato inoltre di avere nelle sue corde un ritmo da podio ed il terzo posto del Mugello pare aver stimolato i tecnici di Iwata a sviluppare soluzioni per un miglioramento decisivo della M1. Oggi non ha stupito, ma non dimentichiamo che qui a Barcellona Rossi ha costruito alcuni dei suoi più strepitosi successi.
L’ordine completo
La griglia di partenza completa, ad ogni modo, è così composta: Lorenzo, Marquez, Dovizioso, Vinales, Iannone, Petrucci, Rossi, Zarco, Rabat, Crutchlow, Pedrosa, Nakagami, Miller, Syharin, Rins, Aleix Espargaro, Smith, Morbidelli, Pol Espargaro, Redding, Abraham, Bautista, Kallio, Luthi, Guintoli, Simeon.
