Il calendario di Formula Uno è destinato a rinnovarsi sin dalla prossima stagione. Il circuito di Hockenheim, dove il Circus farà tappa tra due settimane, non sarà confermato anche nel 2019 a causa degli oneri finanziari, ritenuti eccessivi, richiesti per rendere la pista tedesca con cadenza annuale. Si proverà così all’ultimo a sostituirlo con il Nurburgring.
Si va verso l’addio a una pista storica
Si avvicina l’appuntamento con il ritorno della Formula Uno in una pista storica, quella di Hockenheim, in Germania. Non è stato semplice per gli organizzatori riuscire a trovare un accordo con Liberty Media che consentisse al Circus di fare tappa in uno dei Paesi che è sempre stato legato al mondo dei motori, ma alla fine l’obiettivo è stato raggiunto con uno “stratagemma” particolare: realizzare la gara un anno ad Hockenheim e un anno al Nurburgring.
A sorpresa, però, già dal prossimo anno dovremo con ogni probabilità dare l’addio al circuito teutonico. A confermarlo è Georg Seller, direttore del circuito di Hockenheim, che svela l’esito negativo con la proprietà statunitense: “Non siamo sorpresi, ma ovviamente è un grande peccato – ha dichiarato a Sport Bild – Abbiamo parlato con Liberty Media, ma abbiamo chiarito più volte che siamo interessati a continuare solo se il rischio finanziario è ridotto al minimo. Non siamo stati in grado di raggiungere un modello praticabile, almeno per la prossima stagione“.
Un dietrofront è al momento difficile
Si può ipotizzare un possibile ripensamento in vista del 2020. Al momento il dirigente ritiene difficile anche questa ipotesi: “L’obiettivo rimane un modello di business fondamentalmente cambiato – aggiunge Seller – In che misura le nostre idee possono essere allineate con quelle della Formula 1 in futuro lo vedremo“.
Per quanto riguarda la prossima stagione, Chase Carey, presidente della Formula Uno proverà a giocarsi la carta del Nurburgring. Alcuni contatti per far sì che l’obiettivo venga raggiunto sono stati già avviati nei mesi scorsi. Solo nelle prossime settimane sapremo però se l’esito dei discorsi sarà positivo.
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