È passato ormai qualche anno dal momento in cui Nico Rosberg ha deciso di dare l’addio alla Formula Uno, ma il tedesco continua comunque a frequentare il Circus soprattutto nelle vesti di commentatore. Il coraggio e la determinazione non gli sono però mai mancate, al punto tale da decidere di appendere il casco al chiodo proprio all’apice della sua carriera, all’indomani della conquista del titolo. L’ex campione del mondo sa bene quanto sia importante saper resistere alle pressioni per competere ad alti livelli e si augura quindi che le sue figlie non decidano di seguire le sue orme.
Seguire le orme del papà? No, grazie, sarebbe un incubo
Un figlio d’arte che decide di ripercorrere il percorso fatto dal papà sa bene quanto questo possa essere difficile. In questi casi, infatti, il figlio è chiamato spesso a dover dare di più per rispondere agli inevitabili confronti che potranno esserci con chi lo ha preceduto. Ne sa qualcosa ad esempio Mick Schumacher, erede del grande Michael, che in molti non vedono l’ora di poter vedere in Formula Uno.
Ben diverso sembra essere invece il pensiero di Nico Rosberg, campione del mondo con la Mercedes nel 2016. L’ex pilota ha due figlie, Naila e Alaia, entrambe ancora piuttosto piccole, ma si augura ardentemente che nessun delle due possa avere una passione per il mondo dei motori: “Sarebbe il mio più grande incubo – ha detto ai microfoni della rivista Bunte -. Non lo permetterò“.
Un parere condiviso
Velocità e rischio sono veri e propri compagni di viaggio non solo dei piloti, ma anche di chi sta al loro fianco. Non sorprende poi tanti quindi che sulla stessa lunghezza d’onda di Rosberg ci sia anche la moglie Vivian Sbold, che non dimentica la preoccupazione provata durante tutta la carriera del marito. “Siamo insieme da 15 anni e quando Nico correva la paura è stata mia compagna” – ha detto la donna.
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