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I carburanti cambiano nome: ecco le nuove etichette

carburanti

Rivoluzione in arrivo per tutti gli automobilisti che dovranno abituarsi a un cambiamento importante: i carburanti utilizzati per fare rifornimento assumeranno un nuovo nome a partire dal 12 ottobre. Questo avverrà in virtù di una specifica Direttiva Europea che punta a rendere uniforme in tutti i Paesi appartenenti all’UE le sigle utilizzate.

Cosa cambierà in fase di rifornimento

Presentarsi al distributore per fare scorta di carburante è un’operazione che chi guida un’auto è abituato a fare frequentemente, ma che presto subirà un cambiamento non da poco rispetto a quanto accaduto finora. A partire dal 12 ottobre, in virtù di una Direttiva Europea, le varie miscele assumeranno nomi differenti in tutti i Paesi appartenenti all’Unione Europea, oltre ai consociati Islanda, Lichtenstein, Norvegia, Macedonia, Serbia, Svizzera e Turchia. Sui distributori e sullo sportello inserito per coprire il tappo del serbatoio sarà così presente un’etichetta inedita.

Tutti i tipi di benzina saranno infatti contrassegnati da un cerchio e dalla lettera “E”, a cui farà seguito la percentuale di componenti bio. Chi invece è in possesso di un mezzo con alimentazione diesel troverà un quadrato e la lettera “B” corredata dalla percentuale di etanolo. Il gas sarà invece contrassegnato da un rombo.

Le nuove etichette carburanti (Foto: Investireoggi)

Da cosa nasce il cambiamento

La novità, almeno in una fase iniziale, potrebbe spiazzare gli automobilisti, abituati a identificare il tipo di carburante di cui hanno bisogno con il suo nome specifico. Non appena la modifica diventerà più consolidata sarà però più semplice per chi viaggia in Europa. Questo, inevitabilmente, ridurrà anche le possibilità di errore in fase di rifornimento.

La scelta nasce anche dalla volontà di uniformarsi a un mercato in costante evoluzione. È possibile infatti scegliere ora tra vari tipi di carburanti e diventa fondamentale scegliere il distributore dove ritrovare quello che, a lungo andare, danneggi il meno possibile la vettura. In molti casi puntare su una benzina con il 15 o il 20% di etanolo può provocare problemi e scegliere con cognizione può fare bene anche al portafoglio di chi è al volante.

Il cambiamento coinvolgerà anche i modelli elettrici: le indicazioni coinvolgeranno il tipo di tensione. Anche su ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli, autovetture, veicoli commerciali e autobus di nuova produzione saranno apposte le specifiche etichette.