Il Mondiale di Formula Uno è ormai arrivato alla sua fase decisiva: già ad Austin, dove si corre nella prossima gara, Lewis Hamilton potrebbe confermarsi campione e ottenere il quinto successo della sua carriera. In casa Ferrari non può che esserci una nota di rimpianto per i diversi punti persi da Monza in poi che hanno contribuito a creare un solco tra il britannico e Sebastian Vettel. Per Flavio Briatore, uno a cui l’esperienza nel Circus non manca di certo, gran parte della responsabilità sarebbe proprio del tedesco.
Una vera occasione sprecata
Ormai dal 2007 in casa Ferrari non si festeggia un titolo mondiale, ma il 2018 sembrava potesse essere davvero l’anno buono per provare a compensare questa lacuna. A inizio stagione, infatti, la macchina era apparsa finalmente competitiva e in grado di colmare il gap con la Mercedes ma da Monza in poi tutto è cambiato. Una serie di errori e di problemi tecnici non ha permesso a Sebastian Vettel di tenere il passo di Lewis Hamilton. Rabbia e frustrazione sono state così le sensazioni prevalenti provate dal tedesco.
Le critiche nei confronti del numero cinque non sono mancate, ma è stato proprio il britannico a scendere in campo in maniera chiara in difesa del collega. Il campione del mondo non ha usato mezzi termini e ha invitato i media ad avere maggiore rispetto nei confronti del ferrarista.
A fare da bastian contrario questa volta ci pensa Flavio Briatore, uno che sa bene come sia fondamentale la continuità per competere ad alti livelli nel Circus. L’ex dirigente della Renault non giudica in maniera positiva il rendimento avuto da Seb in questi mesi: “Vettel non sta vincendo il Mondiale, sta solo vincendo delle gare. E per vincere il Mondiale non si fa così. Lui finirà secondo e sta sempre in una linea sottile tra l’essere il vincitore e il primo dei perdenti – ha detto in un’intervista rilasciata a Nico Rosberg –. Ritengo che abbia commesso molti errori quest’anno, soprattutto nella prima parte di stagione, e deve imparare che una corsa dura cinquantatré giri, non uno. L’obiettivo è solo portare a casa punti. Non c’è bisogno di vincere ogni corsa per vincere il titolo mondiale. Non si tratta di vittorie di gare, ma di portare a casa punti”.
Insomma, c’è ancora tanto da migliorare se davvero si vorrà lottare per il titolo nella prossima stagione. Sfruttare il più possibile le piste favorevoli e sprecare meno occasioni possibili dovrà diventare un vero imperativo nel 2019.
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