La vittoria di Raikkonen nel GP degli Stati Uniti e, in generale, il rendimento della monoposto di Maranello ha ridato luce e lustro ad una Ferrari in pesante affanno dopo Monza. Se è vero che nel corso della prima metà della stagione la Mercedes era stata surclassata dal punto di vista tecnico, è parimenti palese come negli ultimi 7GP il Cavallino era tutto fuorchè rampante. L’appuntamento a stelle e strisce ci ha regalato però l’ennesimo errore di Sebastian Vettel, già protagonista di cali di tensione piuttosto grossolani. Era il pilota più atteso e invece è stato dapprima penalizzato di tre posizioni in griglia per non aver rispettato pienamente la bandiera rossa poi, in corsa, ha commesso una pesante ingenuità durante il primo giro.
L’ennesimo errore
Preso dalla foga di recuperare terreno sulla testa del plotone Seb ha forzato la mano nelle prime curve attaccando aggressivamente. Nel settore centrale del COTA il ferrarista ha affiancato Ricciardo cercando successivamente di sorpassarlo: l’australiano della Red Bull ha però chiuso la traiettoria, inducendo un contatto ruota a ruota che ha causato il testacoda della SF71H di Vettel. Da lì Sebastian è stato costretto a rimontare, sfogando a pieno regime la potenza della sua monoposto. E lo ha fatto con stile, arrivando perfino a superare Bottas sul finale di gara per ottenere la quarta posizione. Si tratta din risultato che ha posticipato la festa iridata di Hamilton, il quale nei prossimi tre GP ha bisogno di almeno un settimo posto per portare a casa il quinto alloro.
Vettel’s race and title hopes were almost over before the end of Lap 1 ? #USGP ?? #F1 pic.twitter.com/o13JaOxub8
— Formula 1 (@F1) 21 ottobre 2018
Delusione Vettel
“Non sono sicuro sia stata colpa mia quando ci siamo trovati fianco a fianco” ha ribadito in zona stampa al termine della kermesse. “È sempre facile parlare alla fine. Volevo metterlo sotto pressione e non volevo giocarmi tutto in quella singola occasione. Lui mi ha visto, ha chiuso e c’è stato il contatto. Sono molto rattristato per come sono andate le cose ma molto contento per Kimi, che ha fatto una gran gara. Mi dispiace, poi, aver deluso la Ferrari“.
La migliore monoposto
La nota positiva della prestazione di Vettel è proprio la sicurezza di aver tra le mani un mezzo sorprendente, estremamente bilanciato e competitivo su ogni terreno. “Questa è stata una gara importante per noi. Siamo tornati indietro di un paio di passi e la macchina sembra funzionare molto meglio. Non è un periodo facile, per molti motivi. I risultati e le gare fanno parte del quadro ma ci sono anche altre cose un po’ diverse rispetto al passato. Comunque nulla di insuperabile“.
Parola a Kimi
Di tutt’altro umore Kimi Raikkonen. Nascosto sì in un fitto e scuro paio di occhiali Rayban, ma soddisfatto di un successo che mancava da cinque interminabili anni. “Tagliare il traguardo e vincere mi ha dato una sensazione grandiosa” ha sottolineato l’Iceman, che poi continua: “Chiaramente è molto meglio che arrivare secondo, però non mi cambia la vita, anche se siamo qui per cercare di vincere. Il nostro weekend è stato molto solido e sono felice per questo, ma anche perché il team veniva da alcuni fine settimana difficili. Abbiamo ritrovato la Ferrari che ci aspettiamo di avere. Ovviamente questo non è il miglior risultato che speravamo di ottenere, perché speravamo che Seb chiudesse la corsa più avanti, però a volte le cose vanno così. Il campionato è ancora aperto, sia quello Piloti che quello Costruttori ed è quello che ci aspettavamo. Come detto eravamo reduci da alcune gare dure ma siamo felici di essere tornati a lottare, per avere ancora delle opportunità e per ottenere ancora buoni risultati“.