Il Gran Premio di Interlagos è sempre stato protagonista di grandi lotte, merito della posizione nel calendario che lo rende terreno di scontro per il titolo piloti e quello costruttori. Dall’avvento dell’era ibrida però, l’appuntamento brasiliano è diventato poche volte determinante, ma ha comunque regalato gare appassionanti grazie soprattutto alle condizioni meteo estremamente variabili. Quest’anno, con l’assegnazione del quinto mondiale a Hamilton in Messico, Interlagos potrebbe diventare cruciale per tenere vive le speranze della Ferrari di strappare il mondiale costruttori alla Mercedes.
Vincere a tutti i costi
La situazione per gli uomini delle rossa non si presenta però particolarmente favorevole, nonostante le buone prestazioni negli USA e in Messico: la Mercedes comanda infatti la classifica con un vantaggio di 55 punti sulla Ferrari, obbligandola a specifici risultati nella gara di domenica. Il team di Maranello ad Interlagos sarà infatti obbligato agguantare una doppietta con lo scopo di continuare la lotta almeno fino al GP di Abu Dhabi, evitando di far classificare una freccia d’argento al secondo posto. Per arrivare ai propri obiettivi la Ferrari spera poi nell’outsider Red Bull, capace nelle ultime due gare di mettere in seria difficoltà gli uomini di Brackley. L’obiettivo quello del mondiale costruttori è stato esplicitamente confermato domenica scorsa durante le Finali Mondiali Ferrari da Maurizio Arrivabene:“Il mondiale costruttori è ancora aperto. Noi non molliamo. Certo, il campionato piloti è importante per i media e gli sponsor, ma quello a cui teneva di più Enzo Ferrari era il Costruttori. È difficilissimo, ma noi lotteremo fino alla fine, fino all’ultimo giro, fino all’ultima curva dell’ultimo giro“. La squadra, sempre domenica alle Finali Mondiali Ferrari ha poi successivamente incassato il supporto del nuovo AD Luis Camilleri: “Quella attuale è la migliore stagione dal 2008 per la Ferrari in Formula 1. Stiamo facendo progressi e la Scuderia farà il massimo per vincere il Mondiale costruttori nelle ultime due gare“.
Lotta fino alla fine
In caso di mondiale nuovamente vinto dalla Mercedes il record di titoli consecutivi delle Ferrari sarebbe messo in forte rischio. La casa di Maranello infatti tra il 1999 e il 2004 ha vinto ben 6 titoli costruttori di fila, con la Mercedes per il momento ferma a 4. Un record che segnerebbe la netta superiorità della casa di Stoccarda negli anni del motore ibrido. Nonostante il quinto titolo vinto da Lewis Hamilton due settimane fa Toto Wolff non vuole che si allenti la concentrazione all’interno del box, sia da parte dei meccanici che dei piloti: “L’obiettivo di questa stagione era vincere entrambi i campionati, non un titolo o l’altro, perciò la mentalità resta quella di un compito ancora da finire in vista di San Paolo. Abbiamo una grande battaglia da fronteggiare per il titolo costruttori e abbiamo perso terreno dalla Ferrari in ognuna delle gare precedenti, sebbene avessimo la prestazione di base per far meglio. Sia Lewis che Valtteri sono determinati a finire le rispettive stagioni con degli acuti. Come team puntiamo a chiudere l’anno a testa alta e con due prestazioni che riflettano il livello raggiunto quest’anno”.
Red Bull variabile imprevedibile
Come detto in precedenza la Red Bull potrebbe diventare l’ago della bilancia per far pendere il mondiale verso la Ferrari o verso la Mercedes, questo grazie sopratutto a un’auto che si è recentemente rivelata molto performante. Red Bull che al momento sono guidate da due piloti in palla, anche se per motivi diversi. Max Verstappen sta vivendo decisamente il suo miglior momento da quando è in Formula 1, grazie sopratutto a una maggiore maturità e ad un feeling stupefacente con la sua monoposto. Dall’altra parte invece c’è Daniel Ricciardo, che con il ritiro di due domeniche fa è arrivato a quota 8 KO stagionali, e voglioso di dimostrare al gare quanto vale effetivamente prima del passaggio in Renault.