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Lewis Hamilton: “Pronto a lasciare la F1 se il calendario toccherà i 25 Gran Premi”

Aria di incertezza e di cambiamento: la stagione è ormai agli sgoccioli, i costruttori già guardano avanti. E quel 2021 si avvicina, quel 2021 che secondo le profezie della stampa e degli addetti al settore sarà un punto di sconvolgimento e rivoluzione per la Formula Uno e le sue regole. A giudicare dalle sue manovre, però, Liberty Media non sembra attendere passivamente la vigilia di quell’apocalisse: qualche giorno fa è stato ad esempio presentato, non senza polemiche, il tracciato del Gran Premio di Hanoi che si disputerà dal prossimo anno. E per domani, prima della sessione di qualifiche ad Interlagos, è stata convocata una riunione per la GPDA (Grand Prix Drivers’ Association, l’associazione dei piloti) per discutere con i vertici del Circus sui possibili modi di garantire maggiore spettacolo nelle corse.

F1, cosa cambia nel 2020?

Tanti i rumors: principalmente si parla di un ripristino dei rifornimenti in gara e di un aumento sensibile del tetto massimo di carburante. Nel meeting pare verranno affrontate anche questioni inerenti gomme e pneumatici, a seguito di una stagione non di certo felice per Pirelli. Il fornitore ha molte volte suggerito indicazioni sbagliate sulla strategia di corsa, senza considerare la chiacchieratissima scelta di rimuovere 0.04mm di battistrada per ridurre il blistering in determinati GP. L’azienda coreana Hankook sarebbe interessata a rimpiazzarla, ma qui l’orizzonte è ancora molto fumoso.

Da 21 a 25 gare per anno

Un’altra probabile novità della Formula Uno sarebbe l’ulteriore espansione del campionato, che da 21 tappe attuali (è già il più lungo di sempre assieme all’edizione 2016 e a quella 2019) potrebbe passare a 25 Gran Premi già dal 2020. L’ipotesi è stata mossa da Liberty Media, che avrebbe anche intenzione di aggiungere anche Miami nel novero dei round iridati. Una soluzione che Lewis Hamilton ha rigettato a pié pari: “Non sarò qui se il calendario verrà allargato a 25 gran premi, questo è sicuro“, ribatte in prima persona dal paddock di Interlagos. Poi continua: “Sembra già di essere alla gara numero 25 quest’anno, perciò non penso che più gare siano una buona idea. Io sono una persona che ama le corse, ma la stagione è già lunga, e richiede tanto impegno da parte di tutti, perché dobbiamo restare a lungo lontani dalle nostre famiglie“.

“L’ideale sono 18 Gran Premi”

Insomma, sembra proprio che la recente gestione di F1 sia decisa a qualsiasi costo ad ampliare le domeniche di corsa. Ma la direzione avrà davvero il coraggio di procedere pur sapendo di perdere la sua stella più brillante? Addirittura il cinque volte campione del mondo si muove precisamente dalla parte opposta: “L’ideale sarebbe avere 18 Gran Premio. Le stagioni stanno diventando sempre più lunghe, e le pause sempre più brevi. Cominciamo a preparare il campionato successivo appena termina la stagione, e mantenere la mente concentrata è davvero difficile“.