Negli ultimi anni in Italia la questione del prezzo dei carburanti, e le accise ad esse legati, hanno scatenato non poche polemiche da parte degli automobilisti. L’esempio portato avanti da molti conducenti è quello degli Stati Uniti, nei quali i vari carburanti sfiorano a malapena il dollaro al litro. Anche in Europa sembra però che non se la passino molto meglio, come dimostrato dall’indagine portata avanti dalla compagnia assicurativa inglese Veygo. Gli assicuratori britannici infatti hanno stilato una “top 50” mondiale con lo scopo di mostrare dove i combustibili costano di meno e dove costano di più.
Gli estrattori nei primi 10
L’indagine svolta dalla Veygo ha visto come protagonista una normalissima Ford Fiesta, complice l’ampia commercializzazione nel mondo, la benzina come combustibile e 50 euro di pieno. Per quanto riguarda i consumi è stata considerata una media di 6,2 litri ogni 100 km, cioè quasi 16 km al litro, e la si è applicata ai prezzi dei singoli paesi. Questo incrocio di dati ha portato a una classifica dominata nelle prime 10 posizioni da paesi proprietari dei pozzi petroliferi, con al primo posto l’Iran (0,24 euro/l), poi la Nigeria (0,36 euro/l) e l’Egitto (0,37 euro/l). Solo undicesimi invece i tanto osannati Stati Uniti, complice un prezzo di 0,72 euro/l. Confrontando i prezzi dei primi due classificati con l’ipotetico pieno di 50 euro il numero che si ottiene ha assolutamente dell’incredibile. Se fatto in Iran il rifornimento ci permetterebbe infatti di coprire ben 3.386 km (dalla Persia a Roma), con la Nigeria che si limita invece a garantircene “solo” 2.222 .
Male l’Europa
Tralasciando la Russia in quanto produttore il primo paese europeo che si trova spulciando la classifica è la Polonia, meritevole solo del ventinovesimo posto. Dal trentesimo posto in poi le posizioni sono occupate quasi in toto da stati europei come Austria, Germania, Svizzera, Gran Bretagna e Belgio. L’Italia conferma le pessime aspettative classificandosi quartultima con 1,62 euro/l e 489 km a disposizione , seguita solo dai Paesi Bassi (1,66), Norvegia (1,74) e Hong Kong (1,80).