La MotoGP può finalmente andare in vacanza. Con i test andati in scena a Jerez i team della classe regina hanno terminato il lavoro iniziato a Valencia, e si sono dati appuntamento ai prossimi test che si svolgeranno a Sepang nei primissimi giorni di febbraio. Il test svoltosi a Jerez ha confermato le sensazioni che erano trapelate dal precedente test di Valencia, vola la Honda che sembra aver definitivamente recuperato il piccolo gap che la separava dalla Ducati. A dimostrazione di ciò, risalta agli occhi il primo tempo fatto segnare dal giapponese Takaaki Nakagami, senza dubbio la sorpresa di questi giorni. Segue la Ducati, con un convincente Danilo Petrucci, sempre più a suo agio sulla Ducati ufficiale. La Yamaha torna dalla Spagna con il box diviso tra buone impressioni e pessimismo, ma anche con un Franco Morbidelli sempre più a suo agio.
Honda già proiettata al 2019, Marquez: “Abbiamo trovato la giusta direzione”
Il lavoro della Honda è stato proiettato verso la ricerca di un’erogazione più dolce ai bassi regimi, e i risultati sembrano dar ragione agli ingegneri di Tokyo come dimostra l’impressionante primo tempo fatto registrare da Nakagami, pilota da tenere d’occhio per la stagione che verrà . Continua l’apprendistato di Jorge Lorenzo, che non rilascia dichiarazioni ma sembra contento della sua nuova moto, in virtù di un ottimo quinto tempo finale. Il vento in poppa che soffia in casa Honda è evidenziato dalle parole di Marc Marquez (terzo tempo per il campione del mondo): “La nuova aerodinamica è in un certo modo come quella delle Ducati. Abbiamo lavorato su tante cose, in primis sul motore, ma anche sul telaio, visto che in percorrenza di curva perdiamo ancora qualcosina. L’importante era trovare la giusta direzione per lo sviluppo e l’abbiamo fatto“.
Ducati vola, non solo con Dovi e Petrucci, sorprende Bagnaia
Che Honda e Ducati siano le moto di riferimento della MotoGP odierna non è una novità . I test di Valencia e Jerez non hanno fatto altro che rafforzare questa impressione. Gli uomini di Borgo Panigale hanno lavorato sulla percorrenza di curva, unico punto debole di una GP19 già competitiva per il 2019. Può essere soddisfatto Andrea Dovizioso, autore del settimo tempo finale ma soprattutto di un lavoro preciso ed esaustivo: “Sono molto felice, dato che ho le idee chiare. La velocità è ottima, però ci serve ancora qualcosa, affronterò il 2019 nella migliore condizioni, lo dico anche perché c’è stata un’evoluzione continua e non è scontato”.
Ottima la prova del compagno di squadra, Danilo Petrucci, autore del secondo tempo finale. I top rider della MotoGP dovranno avere a che fare anche con “Pecco” Bagnaia, il rookie del team Pramac sembra trovarsi incredibilmente bene sulla Ducati e conclude il test in nona posizione a meno di 4 decimi dalla vetta. Bene anche gli altri debuttanti. Quartararo chiude dodicesimo mentre Mir sigla il quindicesimo tempo. Aprilia e KTM lasciano Jerez con pochi dubbi tecnici ma con tanto lavoro ancora da fare.