In casa Ducati cresce l’attesa di conoscere la decisione della Corte d’Appello FIM dopo il ricorso presentato da Honda, KTM, Aprilia e Suzuki in merito allo spoiler montato sulle moto della scuderia in Qatar che genererebbe carico aerodinamico. Inevitabilmente, fino a che non sarà comunicata la sentenza, la vittoria di Andrea Dovizioso dovrà essere considerata in sospeso. La scuderia di Borgo Panigale si è sempre mostrata tranquilla, anche se Gigi Dall’Igna, in veste di direttore generale non può nascondere un po’ di fastidio: per difendersi è stato necessario svelare alcuni meccanismi che avrebbero dovuto rimanere segreti.
Ducati chiarisce la sua posizione
Sono ore cruciali quelle che si stanno vivendo in casa Ducati in attesa di capire se la vittoria ottenuta a Losail da Andrea Dovizioso debba essere considerata valida. Se tutto dovesse procedere senza intoppi per il team italiano non potrebbe non essere considerata una spinta positiva in vista della prossima gara in Argentina.
Il gesto compiuto dalle scuderie concorrenti non è però piaciuto del tutto a Gigi Dall’Igna: “Nel presentare la difesa abbiamo già dovuto svelare parte dei nostri segreti in un’area che i nostri rivali avevano trascurato – ha detto a La Gazzetta dello Sport – . Fosse per me, non avrei mai detto a cosa serviva quell’elemento. Mi sono anche arrabbiato con Petrucci che nei test aveva parlato di raffreddare la gomma”.