Altra domenica, stessa delusione. Un mantra che sta diventando pesante per la Ferrari, che al quarto appuntamento stagionale deve ancora piegarsi alla Mercedes nonostante i favori del pronostico. Anche a Baku la SF90 doveva sbaragliare la concorrenza e invece Bottas ed Hamilton hanno nuovamente tagliato il traguardo in testa, siglando un risultato storico. Quattro GP, quattro doppiette. A Maranello hanno dovuto insomma accontentarsi del terzo posto di Sebastian Vettel e del giro veloce di Charles Leclerc.
Le versioni di Elkann e Binotto
Primo a rompere il silenzio è stato il presidente John Elkann, che ai microfoni di Sky Sport ha rilasciato una dichiarazione dolceamara: “La Mercedes è più forte e più fortunata, però, oggi il giro più veloce l’abbiamo fatto noi. Lo spirito che c’è in Ferrari è uno spirito molto buono, c’è tanta voglia di vincere e il campionato è ancora lungo. Forza Ferrari!“. Non diversa la posizione del team principal Mattia Binotto: “Che la Mercedes sia forte non è una sorpresa, lo sapevamo già dai test di Barcellona. Non erano queste le aspettative venendo su questa pista, credo che la vettura ieri in qualifica potesse fare meglio, un conto è partire davanti, un conto dietro, dove tutto è più difficile. Ci siamo complicati la vita e oggi non ci sono state Safety Car in cui speravamo. Ma nel complesso le Mercedes sono state veloci, a noi è mancato il ritmo, anche con Sebastian, dobbiamo analizzare i dati“.
La carica del principal
“L’obiettivo è migliorarsi sempre, capire i punti deboli e andare oltre” continua Binotto “dovremo spingere su qualche scelta, essere più aggressivi nello sviluppo, ma è normale sia così. Il punto di svolta? Lo spirito in squadra è ottimo, abbiamo voglia di far bene, c’è voglia di vincere e si lavora in modo unito, può essere la ricetta giusta. Speravamo di essere più competitivi in questo inizio di stagione, ma restano ancora 17 gare, ogni gara è una nuova opportunità. In corsa per il Mondiale? Certo, guai se non fosse così. Non facciamo calcoli, procediamo gara dopo gara, facendo del nostro meglio e portando a casa dei buoni risultati per tutti i tifosi che se lo meritano“.
Vettel ai microfoni
Per quanto riguarda i piloti, è sincero Seb: “Non siamo contenti. Abbiamo di fronte una Mercedes forte e il 3° posto può essere considerato buono: abbiamo una macchina veloce, ma dopo 4 gare non riusciamo a trovare la giusta finestra di funzionamento delle gomme e non capiamo il perché e forse è lo stesso pure per la Mercedes. Il primo stint è stato pessimo, ho faticato con le gomme e le ho danneggiate, poi si sono scaldate, non hanno mai funzionato e non sono mai stato a mio agio e in fiducia, ma comunque è una cosa che su questa pista capita. Dopo, con la mescola media è andata meglio, sono stato molto contento, ho trovato fiducia e avevo il passo per provare a mettere pressione alle Mercedes e allo stesso tempo tenere dietro Verstappen. È una cosa buona il giro più veloce di Leclerc, ma c’è tanto da fare, non è la situazione che avremmo voluto, ma dobbiamo accontentarci: dalla Spagna speriamo di sfruttare meglio la situazione, di crescere e anche di avere finalmente un weekend lineare che quest’anno non ci è ancora capitato“.
VETTEL: “It was crucial to get third, good for Charles to get the fastest lap and snatch it away from the Mercedes boys”#F1 ?? #AzerbaijanGP pic.twitter.com/FxsccW1A5H
— Formula 1 (@F1) 28 aprile 2019
I problemi di Leclerc
Più in stallo Leclerc, aggressivissimo nelle sessioni libere e favorito numero uno alla vigilia delle qualifiche, ma costretto a partire dalle retrovie per un errore nel Q2. Il monegasco ha mostrato freddezza e abilità anche quando le cose non vanno bene, ma è stato sacrificato sull’altare delle strategie per favorire l’agganciamento di Vettel alle due Mercedes. “Il primo stint è stato molto buono, ma dopo non avevo la possibilità di tornare davanti e sono rimasto lì” afferma a caldo “nella seconda parte volevo solo fare il giro più veloce, anche perché dal muretto mi hanno detto che non sarei riuscito ad andare oltre. Poi ho perso tanto tempo con Hamilton e Bottas e dobbiamo capire perché, ma la cosa positiva è il passo che abbiamo avuto. L’errore del sabato ha pesato molto, la pole era lì e sarebbe stato diverso: non dobbiamo dimenticarlo. La Mercedes resta molto forte in gara, ma il risultato non è così disastroso“.
Foto, crediti: LAT Images