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Autovelox, l’utilizzo diventa più rigido: si punta a tutelare gli automobilisti

autovelox

Il controllo della velocità è uno dei metodi più diffusi per cercare di migliorare il livello di sicurezza sulle strade e spingere gli automobilisti a un comportamento più cauto. Troppo spesso, infatti, gli automobilisti si distinguono per un modo di agire a tratti avventato senza tenere conto delle possibili conseguenze. Diverse amministrazioni sono così spinte a installare gli autovelox nelle zone ritenute più pericolose, anche se non mancano le situazioni in cui si opta per questa misura per incrementare le entrate nelle casse comunali. Ora è però in arrivo un decreto che potrebbe tutelare maggiormente gli interessi dei consumatori.

In difesa degli automobilisti

Avere un comportamento il più possibile scrupoloso quando ci si mette al volante è fondamentale non solo per incorrere nelle sanzioni previste dal Codice della Strada, ma soprattutto per non causare pericoli a se stessi e agli altri. Le amministrazioni comunali, però, in molti casi decidono di avvalersi di uno strumento sempre più diffuso come l’autovelox, posizionato non solo in punti dove si finisce per premere l’acceleratore senza pensarci troppo, ma anche per cercare di aiutare bilanci spesso tendenti al rosso. Proseguire con questo modo di agire sarà però da qui in avanti sempre più difficile. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è infatti pronto a emanare un apposito decreto pensato per dare regole sempre più rigide sull’utilizzo degli autovelox e sulle relative sanzioni che vengono somministrate agli automobilisti irregolari.

Stop all’utilizzo spregiudicato degli autovelox (Foto: Pixabay)

Cosa potrebbe cambiare

Al momento è ancora piuttosto difficile fare previsioni attendibili sulla normativa prevista dal nuovo decreto, ma l’intento del governo appare chiaro. Il primo obiettivo che si desidera perseguire è volto a evitare l’utilizzo dell’autovelox solo a scopo speculativo: i proventi derivati dalle multe saranno così suddivisi al 50% tra l’ente proprietario della strada e l’ente accertatore.

Non ci sarebbe poi la possibilità di sfruttare il denaro solo per interessi personali delle amministrazioni. I soldi ricavati dovranno infatti essere utilizzati per la manutenzione e messa in sicurezza stradale, comprese segnaletica e barriere, oltre che per potenziare controllo e accertamento delle violazioni, comprese le spese del personale. Tutto dovrà essere certificato: gli enti locali avranno così il compito di trasmettere annualmente una relazione telematica ai Ministeri delle Infrastrutture e dei trasporti e dell’Interno, indicando l’ammontare dei proventi e gli interventi realizzati. Per chi dovesse trasgredire i guadagni avrebbero una riduzione del 30%.

I proventi delle multe saranno utilizzati per la manutenzione delle strade (Foto: Pixabay)

Foto in alto – Credits/Fonte: Pixabay