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Dovizioso sr. ferito ma non si abbatte: “Nessuna intenzione di smettere”

Antonio Dovizioso

La giornata di ieri non ha segnato solo la vittoria di Lewis Hamilton a Montecarlo, ormai sempre più dominatore del Mondiale, ma è stata davvero funesta per ogni appassionato di motori. Sul circuito di motocross di Cavallara, a Mondavio (Pesaro Urbino) ha infatti avuto luogo una prova del campionato Senior di motocross in cui è scomparso, in seguito a una caduta, Raffaele Mazzola, pilota 59enne. In questo frangente è rimasto coinvolto anche Antonio Dovizioso, il papà di Adrea, che ha riportato la frattura di diverse costole, oltre a vari ematomi sul corpo dovuti all’impatto particolarmente forte.

L’uomo ora è ricoverato presso l’ospedale di Pesaro, ma non può che sentirsi “miracolato“: l’impatto avrebbe potuto generargli conseguenze ben più gravi.

Un grande sospiro di sollievo

Il richiamo dei motori è spesso davvero irresistibile per un vero appassionato e non è un caso che anche i professionisti più importanti decidano di restare nel loro ambiente una volta appeso il casco al chiodo. Durante tutta la carriera è però necessario mettere in conto una percentuale di rischio nel corso della gare, anche se ovviamente si cerca sempre di fare tutto in sicurezza.

motocross
Una gara di motocross (Foto: Pixabay)

Non tutto è andato però per il verso giusto ieri a Mondavio, dove è morto un pilota in occasione del campionato senior di Motocross. A vivere momenti di terrore è stato anche il 65enne Antonio Dovizioso, papà di Andrea e ora ricoverato per la rottura di diverse costole.

L’episodio lo ha notevolmente scosso proprio perché lui stesso ha finito per colpire Raffaele Mazzola, che ha perso la vita nell’incidente: “Ricordo perfettamente di aver evitato in volo di urtare la moto di Raffaele, ma sono purtroppo ricaduto su di lui steso sulla pista. L’ho colpito al fianco e forse alla schiena e poi sono caduto ma dietro di me un altro pilota lo ha travolto colpendolo al collo. Dopo sono stato portato in ospedale a Fano e poi qui a Pesaro. I medici mi vogliono tenere sotto osservazione per 48 ore per evitare qualunque problema come un osso a spasso che possa forarmi il polmone. Devo stare fermo” sono le parole di Dovizioso sr. riportate da Il Resto del Carlino.

Il sostegno di Andrea

Di fronte a un fatto così grave, ma con la consapevolezza di come le conseguenze avrebbero potuto essere ben peggiori, Andrea Dovizioso non ha mancato di fare visita al papà.

Credits: Pagina Facebook Andrea Dovizioso

La paura è stata tanta, ma come per tanti altri piloti questo lo porterà a rimettersi in sella il prima possibile. Antonio ha rivelato della visita del figlio, Andrea, accorso in ospedale dopo l’incidente. “Ha ripreso il camper che avevo a Cavallara per riportarlo a casa. Faccio questo sport da quarant’anni, mi piace tanto e malgrado questo incidente che è costato la vita a Raffaele, non ho nessuna intenzione di smettere. Appena potrò tornare in sella alla mia moto ci torno“. A 65 anni, Dovizioso senior ha ancora voglia ed energie per praticare con passione la motocross. “Ce ne sono anche di più anziani. Quindi io continuerò. Mi ricordo che nel 1986 avevo avuto un altro incidente grave. Era nato da poco Andrea. Ma superato il momento, sono risalito in sella subito. Sono passati 33 anni e sono ancora in pista” – ha concluso.