Il pilota spagnolo sta dominando il Mondiale ma non vuole abbassare la guardia. Adesso arriva il Mugello (che non è la sua pista preferita) e sa che non può permettersi cali di tensione.
Marquez e Mugello, un amore mai nato
Le statistiche dicono che fra Marc Marquez e la pista del Mugello non scorra una grande sintonia. Nella sua carriera, ha vinto soltanto tre volte (2010, 2011 e 2014) e collezionato un secondo posto nel 2016.
Una pista ostica per lo spagnolo, che su questo circuito ha collezionato anche ricordi spiacevoli. Nel 2013 perse il controllo in un rettilineo a 300 km/h, nel 2015 cadde al diciottesimo giro e fu costretto al ritiro. L’anno scorso un’altra caduta e un amaro sedicesimo posto.
Marquez è quindi consapevole di non partire favorito: “Faticheremo più che a Le Mans e Jerez, lo dicono le statistiche. Se c’è una gara dove dovrò lottare fino all’ultima curva per il successo è proprio il GP d’Italia”.
Il pilota spagnolo ha parlato a margine della cerimonia per il ritiro del premio di miglior sportivo dell’anno assegnato dall’associazione “Sport Cultura Barcelona”.
Voglia di rivincita e un pensiero per Lorenzo
Marquez sa che Dovizioso proverà in tutti i modi a vincere di fronte al suo pubblico ma non ha paura. “L’anno scorso sono caduto, ma avrei potuto vincere. E quest’anno ho una moto decisamente migliore”.
Nessun timore reverenziale per Marquez, che rimane l’uomo da battere. Durante l’intervista, il pilota spagnolo ha parlato anche del suo compagno di squadra Jorge Lorenzo.
Ora non sta attraversando un buon momento, ma l’anno scorso con la Ducati Lorenzo vinse il suo primo gran premio proprio al Mugello: “Jorge è in grado di andare veloce, ma ha bisogno che tutti dettagli siano a posto. Ha uno stile di guida molto preciso e se deve improvvisare fa fatica. Non sta andando come sperava, ma potrebbe arrivare al top molto presto”.