Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Tragedia al Tourist Trophy, morto il britannico Mathison

Dalay Mathison

In un periodo già denso di anniversari tragici (si sono celebrati proprio in questi giorni i due anni dalla scomparsa di Nicky Hayden e i tre da quella di Luis Salom), il mondo delle due ruote si trova a piangere un’altra perdita ancora difficile da accettare. In occasione della TT Superbike Race, la prima gara che ha inaugurato l’edizione 2019 del Tourist Trophy all’Isola di Man, ha infatti perso la vita il 27enne Daley Mathison, motociclista di origine britannica.

Una nuova tragedia colpisce le due ruote

Il Tourist Trophy è uno degli eventi più amati dagli appassionati di motori, ma che comporta sempre una notevole dose di rischio. Nel corso della storia tra spettatori, piloti e organizzatori, sono state infatti più di duecento le persone che hanno perso la vita, ma ora questo numero deve essere purtroppo ulteriormente aggiornato: Daley Mathison, pilota britannico 27enne, è infatti scomparso in seguito a un incidente in prossimità di Snugborough registratosi nel corso della TT Superbike Race, la gara che ha inaugurato l’edizione 2019 della corsa.

L’episodio è avvenuto all’inizio del terzo giro: inevitabile la bandiera rossa e la sospensione della gara, che si è poi conclusa successivamente.

Mathison era riuscito a guadagnarsi la possibilità di prendere parte all’evento tra le Superbike con il team Penz13 BMW di Rico Penzkofer. Un’occasione in cui lui voleva dare ulteriormente prova del suo talento dopo le esperienze di un anno fa tra Frohburg and Macau.

Il tragico annuncio della moglie

La comunicazione della triste famiglia è stata affidata alla moglie Natalie, che ha scelto il profilo Instagram del pilota per parlare di un evento che nessuno vorrebbe mai vivere, soprattutto se a un’età così giovane.

È qualcosa che non avrei mai voluto scrivere ma eccoci qui….. – si legge nel messaggio – Daley, come dice Daisy, ora sta dormendo con le fate. Questo è tutto quello che posso dire in questo momento. L’ultima immagine che ho visto di mio marito era di un uomo così felice della vita e così orgoglioso di correre“.