L’estate è ormai arrivata e si avvicina il momento in cui molti ne approfitteranno per partire per le vacanze per un meritato periodo di riposo. Per chi resterà in Italia l’automobile resta il mezzo privilegiato per gli spostamenti ma, a sorpresa, il periodo non sarà accompagnato dal consueto aumento delle tariffe dei pedaggi autostradali. L’Autorità di regolazione dei trasporti ha infatti dato il via libera all’importante novità che porterà a una riduzione degli importi di cui potranno beneficiare gli automobilisti e i numerosi autotrasportatori sempre in viaggio per motivi di lavoro.
I pedaggi autostradali si rinnovano
Novità positive per i tanti automobilisti che sono abituati a viaggiare spesso sulla rete autostradale italiana. Sono infatti in arrivo tariffe ridotte per i pedaggi di cui beneficeranno in tanti.
Il primo a essere soddisfatto per la misura che sta per entrare in vigore è il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli: “Siamo di fronte all’inizio della rivoluzione che avevamo promesso sin dal nostro insediamento“.
A differenza del passato non saranno quindi più previsti sei diversi sistemi tariffari che finora regolavano i pedaggi. Questo porterà così anche a eliminare in via definitiva i loro aggiornamenti che si sono verificati finora con cadenza annuale. Il nuovo sistema si baserà invece sul metodo del “price-cap“, con l’introduzione di un indicatore di produttività secondo indicatori oggettivi basati sul confronto competitivo con le migliori pratiche del settore. I pedaggi saranno quindi regolati secondo principi di equità e trasparenza.
La preoccupazione di Aiscat
Aiscat, Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori, non ha accolto in maniera del tutto favorevole la novità. “Esprimiamo la nostra più grande preoccupazione e la ferma opposizione alle deliberazioni – ha detto con una nota -. Non c’è stata la possibilità (nonostante le nostre richieste) di un reale confronto“.
L’associazione non chiude comunque in modo definitiva la porta e ci ha tenuto a ribadire come lo stato attuale non fosse del tutto negativo: “Le tariffe italiane sono tra le più basse d’Europa a fronte dei maggiori investimenti per ammodernare la rete“. Non è un caso, infatti, che l’Ue abbia ritenuto il nostro sistema “equo e ragionevole“. Viene comunque assicurata la “disponibilità a un serio confronto“.