Novità importante in arrivo in Formula Uno: a partire dal 2020 la Toro Rosso cambierà nome e assumerà la denominazione di Alpha Tauri. Una svolta importante per la scuderia italiana, che arriva a distanza di 14 anni, ma che non dovrebbe cambiare la mission del team: sin dal momento in cui si è deciso di rilevare la Minardi si è infatti cercato di costruire una realtà che potesse permettere ai piloti più promettenti di crescere senza troppe pressioni per poi fare il salto in realtà più ambiziose.
Toro Rosso, un’importante realtà italiana
L’Italia viene solitamente associata alla Formula Uno esclusivamente alla Ferrari, ma questo spesso porta a trascurare un’altra realtà altrettanto meritevole di riconoscimento: la Toro Rosso, sorta 14 anni fa dopo essere subentrata alla Minardi. Pur non avendo mai avuto la possibilità di competere per le prime posizioni, nessun dettaglio di progettazione è stato trascurato, ma anzi è sempre stata meritevole l’opera di “talent scout” volta a dare la possibilità ai giovani piloti di mettersi in mostra e di attirare l’attenzione delle scuderie più importanti.
A partire dal 2020 dovremo però abituarci a chiamare il team di Faenza in un modo diverso: è stato infatti ufficializzato il cambio di denominazione in Alpha Tauri. L’ok definitivo è arrivato sia da parte delle scuderie concorrenti, sia da Liberty Media e FIA. Alpha Tauri è il nome di un brand di moda, uno dei tanti marchi di proprietà dell’azienda austriaca che produce bevande energetiche.
Anunciando nossos novos pilotos:@kvyatD e @gaslyndo
— Alpha Tauri F1 (@AlphaTauriDepre) October 16, 2019
Gli obiettivi non cambiano
Non sono comunque previste novità nel gruppo di lavoro che seguirà la progettazione della monoposto.
I più tradizionalisti potrebbero storcere il naso, ma non si tratta di una novità così inusuale: la Toro Rosso è infatti il terzo team in due stagioni a cambiare nome. A inizio anno la scelta è stata compiuta dalla Sauber, che si è “trasformata” in Alfa Romeo Racing, mentre la Force India è stata acquistata un anno fa da un consorzio capeggiato da Lawrence Stroll ed è ora conosciuta come Racing Point.
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