La notizia era nell’aria da tempo, ora è diventata ufficiale, Luca Marini correrà in MotoGP dall’anno prossimo al fianco di Enea Bastianini, i due piloti, attualmente in corsa per il titolo di campione del mondo della Moto2 guideranno le Ducati del Team Esponsorama. Si aggiunge dunque una terza coppia di fratelli in top class, dopo i fratelli Espargarò ed i fratelli Marquez adesso infatti anche Valentino Rossi e Luca Marini potranno calcare lo stesso palcoscenico. L’evento ha dell’assurdo se consideriamo che tra i due intercorrono 18 anni d’età, a dimostrazione della longevità del 9 volte iridato e della rapida ascesa del fratello. L’anno prossimo Rossi correrà per la 25esima stagione quando avrà 42 anni, una sfida generazionale ancor prima che tecnica.
Valentino Rossi aspetta il fratello: “Aveva 21 giorni quando vinsi il primo mondiale”
Il campionato 2020 sta ormai per finire e i riflettori sono già puntati alla stagione che verrà che presenterà numerose novità. Tra cui come detto la presenza di Luca Marini, il fratello Valentino Rossi ha commentato così la notizia come riportato da GPone: “Sono molto contento per lui, è il sogno di ogni pilota correre in MotoGP e lui lo farà con Ducati e su una buona moto. Poi lui ha sempre detto che correre con me era il suo sogno e sono contento che lo faremo in MotoGP”.
Per il nove volte iridato sarà un’ulteriore stimolo a spingersi sempre più al limite: “Sono contento naturalmente, per me sarà una bella motivazione. Il mio primo ricordo di Luca è molto particolare. Lui è nato il 10 agosto del 1997 e io ho vinto il mio primo Mondiale lo stesso anno ma il 31 agosto, ho l’immagine di lui in braccio a me tornato a casa da campione del mondo, aveva solo 21 giorni. Il prossimo anno saremo insieme in MotoGP, sono contento soprattutto per lui”.
Il “dottore” è critico sul lavoro della Yamaha
Le difficoltà di Rossi in questa stagione sono state dettate in parte anche da una M1 scarsamente competitiva in molti tratti di campionato: “C’erano molte aspettative per la moto 2020, ma alla fine non c’è stato un passo avanti decisivo, infatti Morbidelli ha vinto due gare con la vecchia“. Secondo il pilota di Tavullia la moto migliore è la Suzuki: “Penso che abbiano lavorato bene, Brivio è riuscito a fondere insieme il lavoro di giapponesi e italiani. Non è un caso che la loro moto ora sia così veloce”. Il 2021, insomma, è già iniziato.
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