Utopia: l’automobile senza specchietti laterali, soprattutto per una questione estetica oltre che aerodinamica, sostituiti da telecamere, visori e piccoli schermi. Sperimentazioni del caso sono la Cadillac CT6 e Audi con schermo AMOLED al posto del retrovisore. Ma è un’utopia, questa, destinata a concretizzarsi. L’ente giapponese impegnato nella mobilità stradale ha infatti introdotto da qualche giorno una importante modifica al codice della strada nazionale, il quale legittima i veicoli sprovvisti di specchietti laterali e retrovisore interno di circolare liberamente.
Il buffet è aperto. La notizia ha destato una grande curiosità, significando negli effetti il via libera alla corsa tecnologica delle aziende verso nuove soluzioni della componentistica in accordo allo sviluppo di nuovi dispositivi elettronici. Il sito AutomotiveNews rivela, secondo indiscrezioni, che un provvedimento simile potrebbe essere assunto in alcuni paesi degli Stati Uniti entro il 2018. L’Europa e la Cina, qualora questo vada in porto oltreoceano, seguirebbero a ruota l’esempio degli States.
I vantaggi. La svolta giapponese è una piccola rivoluzione nel mercato automobilistico considerando che gli specchietti, dal debutto negli anni venti dello scorso secolo, sono rimasti nella sostanza pressoché invariati. Il diffondersi di strumentazioni digitali sempre più valide, sicure e relativamente economiche ha però reclamato la necessità di una contro-tendenza: gli schermi ormai riproducono immagini ad una qualità eccellente, garantendo un angolo di visione più ampio e privo di punti morti rispetto al semplice specchio, senza rischio di abbagliare chi vi guardi dentro. Eliminare gli specchietti laterali contribuirà ad una aerodinamica migliore e risparmierà peso: è una soluzione che strizza l’occhio al risparmio di consumi. L’ente della mobilità nipponica è stato spinto alla scelta in seguito al World Forum for Harmonization of Vehicle Regulations dello scorso anno, organizzato dalla Commissione Economica per l’Europa nella quale si tracciano gli standard per le nuove trovate in campo automotive.
Dati felici. Le aziende leader nel campo della componentistica si sono dichiarate particolarmente felici: Tetsuya Saito, responsabile delle politiche ingegneristiche presso l’ente, ha stimato che fra sette anni quasi un terzo dei veicoli sul mercato giapponese sarò dotato di specchietto retrovisore interno digitale ed il 12% delle vetture sarà dotato di monitor interni in sostituzione dei classici specchietti laterali. La società giapponese Ichikoh ha sviluppato un impianto munito di due telecamere da 1.3 megapixel in luogo, appunto, degli specchietti. Le telecamere sono fornite da Panasonic con un occhio visuale di 160°. Il problema principale rimane il costo del prodotto, sicuramente da limare per coinvolgere il grande pubblico.