Conclusa la prima frazione della 75esima edizione del Campionato di MotoGP con la strabiliante vittoria di Francesco Bagnaia, i piloti sono tornati in pista per i canonici test a Jerez.
Vediamo come sono andate le due giornate di test a Jerez e quali segnali sono arrivati dai piloti.
Le prime impressioni dei test a Jerez
Durante la prima giornata di test a Jerez, i piloti si sono concentrati sulle prestazioni e lo sviluppo tecnico delle loro moto. Fabio Di Giannantonio si è distinto come il più veloce, ottenendo grande soddisfazione soprattutto per i suoi sforzi nel rendere la sua Ducati meno aggressiva attraverso specifiche impostazioni. La pista, con un eccezionale grip, ha favorito anche Morbidelli, che ha ottenuto un tempo di 1’36″5, precedendo Bagnaia e Marc Marquez.
Nel campo Ducati, si sono svolte prove di assetto per Bagnaia e Bastianini, focalizzate sul miglior modo per far fermare la moto. Marc Marquez ha testato il sistema di freno posteriore a pollice, ma opterà per non utilizzarlo a Le Mans, poiché i suoi abituali automatismi dopo 12 anni con la Honda richiedono tempo per essere modificati. Marquez ha comunque sottolineato il progresso nel sentirsi sempre più a suo agio con la moto, evidenziando un significativo miglioramento durante questi test.
KTM ha introdotto una nuova carena, sebbene con alcuni piccoli problemi di montaggio, mentre Aprilia ha lavorato sulle problematiche riscontrate nel weekend, concentrandosi sulla fase di frenata e sulla partenza, quest’ultima richiesta da Vinales per essere ancora più efficace. Inoltre, è stato implementato un nuovo codone frutto di un intenso lavoro aerodinamico.
Rispetto alla Honda, Yamaha sembra essere in vantaggio in termini di progresso tecnico. Il prototipo della moto utilizzato da Bradl nel weekend non ha convinto appieno, secondo Zarco. Si ha la sensazione che Yamaha abbia imboccato una strada più diretta verso la competitività rispetto alla Honda, data l’ampia gamma di miglioramenti presentati durante i test, che includono telaio, forcellone, elettronica e aerodinamica, con una carena simile a quella della Aprilia e della Ducati e un innovativo triplano sul capolino. Quartararo, soddisfatto degli sforzi compiuti, sta pensando di utilizzare il nuovo telaio già nel prossimo Gran Premio.
I test a Jerez pilota per pilota
Vediamo in dettaglio tutte le differenti configurazioni delle Moto dei vari team e piloti nei test di Jerez.
Per il team Ducati Lenovo Francesco Bagnaia ha testato diverse configurazioni di geometria, completando 43 giri e posizionandosi al quarto posto, a meno di due decimi di distanza da Di Giannantonio. Enea Bastianini ha completato 65 giri, ottenendo il nono tempo.
Per Prima Pramac Jorge Martin ha dovuto affrontare problemi lungo il rettilineo principale con la sua moto e, dopo un’ora di assenza, è caduto in curva 9 verso la fine della giornata, con 71 giri totali e la decima posizione. Franco Morbidelli ha concentrato il suo lavoro sull’ergonomia, completando 82 giri e ottenendo un ottimo terzo tempo.
Nel box del team di Valentino Rossi, grandi sensazioni con Di Giannantonio al comando, mentre Marco Bezzecchi, oggi tredicesimo, ha anche lui sperimentato nuove configurazioni.
Marc Marquez ha percorso 71 giri, ottenendo il quinto tempo, e si è mostrato soddisfatto del suo lavoro in Andalusia in cui ha iniziato a prendere confidenza con il freno a pollice. Alex Marquez ha totalizzato 73 giri, alla bandiera a scacchi si è posizionato ottavo.
Aleix Espargaro ha testato il nuovo ride-height device dell’Aprilia, mentre Maverick Viñales ha lavorato sulla coda della sua Aprilia, dotata di un diffusore simile a quello di Espargaro. Il primo ha completato 66 giri, mentre Viñales ne ha fatti 80, ottenendo il secondo tempo.
Raul Fernandez ha debuttato con l’Aprilia RS-GP 2024, posizionandosi dodicesimo con 74 giri totali. Miguel Oliveira ha svolto un lavoro simile a Viñales ed Espargaro, completando 74 giri e ottenendo il quindicesimo tempo.
KTM ha focalizzato il suo lavoro sulla nuova carena aggiornata, con Brad Binder sesto, a soli due decimi dal vertice. Jack Miller si è piazzato diciassettesimo, ammettendo di non aver trovato una soluzione ai problemi di vibrazione e chattering della KTM. La Casa austriaca ha quindi del lavoro da fare in vista di Le Mans.
In questo Test a Jerez Luca Marini ha provato un nuovo telaio con l’aerodinamica standard. Il numero 10 è anche tornato all’ala posteriore più bassa sulla sua Honda e già impiegata nei test preseason. Due specifiche standard nel box di Joan Mir: in totale i due HRC hanno completato 134 giri.
Tutte le prove dei piloti nei test a Jerez potrebbero quindi produrre interessanti novità in vista dello spostamento a Le Mans dove a distanza di circa due settimane andrà in scena il GP di Francia.