
La Gara di F1 a Miami ha confermato lo stato di forma straordinario della McLaren e messo nuovamente in luce le difficoltà di una Ferrari che per un passo avanti ne compie cinque indietro.
Dopo aver lasciato sperare i tifosi con un podio estemporaneo di Lewis Hamilton nella Sprint Race, le qualifiche e la gara di F1 a Miami riportano i tifosi Ferrari con i piedi per terra.
In una domenica caldissima sul circuito cittadino della Florida, Oscar Piastri ha conquistato la sua quarta vittoria stagionale e la terza consecutiva, davanti a Lando Norris e a George Russell su Mercedes. Red Bull e Ferrari, invece, hanno vissuto una giornata complicata, tra duelli interni, frustrazione e polemiche via radio.
La gara
Dopo una Sprint Race vinta da Norris, il weekend di Miami è culminato in un Gran Premio dominato dalle McLaren. Alla partenza, è stato subito chiaro che la scuderia britannica fosse in una classe a parte: Oscar Piastri ha approfittato del caos in curva 1 e, dopo aver evitato per un soffio un contatto con Max Verstappen, ha preso il comando senza mai più lasciarlo.
Piastri ha costruito gran parte della sua vittoria nel primo stint, dove ha mostrato un passo insostenibile per chiunque. Anche con le gomme dure nel finale, quando il suo vantaggio si è assottigliato, è riuscito a mantenere il controllo della gara: “Il primo stint è stato molto forte. Con le dure ho faticato, ma avevo costruito un buon margine”, ha dichiarato a fine gara.
Dietro di lui, Lando Norris ha concluso secondo dopo aver cercato in ogni modo di ridurre il distacco. “Non è la miglior sensazione arrivare secondo, ma Oscar ha guidato benissimo”, ha ammesso Norris, comunque protagonista anche sabato con la vittoria nella Sprint.
Max Verstappen ha chiuso quarto, dopo una gara combattuta in cui ha tenuto testa alle McLaren per buona parte dei primi giri. “Ho corso in modo corretto, come sempre”, ha commentato l’olandese, lasciando intendere che i duelli con Norris e Piastri siano stati duri ma regolari.
La Top 10 della gara di F1 a Miami
La top 10 della gara di F1 a Miami è assolutamente lo specchio di quanto successo in gara e della profonda crisi in casa Ferrari che non porta alcun pilota sopra al settimo posto, dietro la Williams di Albon e la Mercedes di Antonelli, e davanti all’altra Williams, guidata da Sainz.
Questo l’ordine dei piloti all’arrivo:
- Oscar Piastri (McLaren)
- Lando Norris (McLaren)
- George Russell (Mercedes)
- Max Verstappen (Red Bull)
- Alexander Albon (Williams)
- Kimi Antonelli (Mercedes)
- Charles Leclerc (Ferrari)
- Lewis Hamilton (Ferrari)
- Carlos Sainz (Williams)
- Yuki Tsunoda (Red Bull)
McLaren sempre più lanciata alla vittoria
Il doppio podio conquistato dalla McLaren a Miami è la conferma che il team di Woking sta vivendo un momento d’oro. La combinazione tra velocità sul giro secco, gestione gomme e intelligenza tattica sta rendendo Norris e Piastri i principali contendenti al titolo in questo inizio di stagione.
McLaren ha ottenuto una doppietta netta e avrebbe potuto estendere il vantaggio ancor più se non fosse stato per la resistenza iniziale di Verstappen.
La squadra britannica, ora, guida lo sviluppo tecnico della griglia e si presenta come la rivale più temibile per Red Bull nel prosieguo della stagione.
Ferrari: le Sprint anticipano sempre gare deludenti
Per la Ferrari, la gara di F1 a Miami ha segnato un’altra giornata storta, come spesso accade dopo buone performance nelle Sprint. Leclerc, settimo al traguardo, è apparso frustrato e ha parlato di “problemi da affrontare internamente”. La gestione del passo gara è sembrata ancora una volta il punto debole della SF-25.
Hamilton,ottavo, è stato protagonista di una nuova polemica interna, con team radio sarcastici e scambi di posizione contestati. Hamilton in particolare si è mostrato infastidito quando gli è stato chiesto di lasciar passare Leclerc.
Il team principal Fred Vasseur ha cercato di minimizzare la polemica ma è palese che in casa Ferrari la penuria di risultati sta innervosendo, e non poco, i piloti.
In gara la SF-25 ha mostrato problemi di bilanciamento e sembra ormai impossibile vedere un risultato migliore di quello attuale senza aggiornamenti che sono richiesti a gran voce dagli stessi piloti. Al contempo la gerarchia interna al team è complessa ed è un’ulteriore problematica che a Maranello dovranno cercare di risolvere rapidamente.
Le classifiche dopo la gara di F1 a Miami
Dopo la gara di F1 a Miami, le classifiche iridate si confermano su quanto già visto precedentemente. Piastri consolida la sua leadership, mentre McLaren allunga anche tra i costruttori. Red Bull perde terreno e Ferrari scivola indietro, con il rischio sempre più concreto di essere fuori da qualsiasi tipo di lotta per i titoli.
Classifica piloti (Top 5)
Lecler a mala pena nella top 5 dei piloti, con il rischio di essere surclassato anche da Antonelli a -5 da lui. Anche Verstappen non sorride molto considerati i soli 6 punti di vantaggio su Russell e ben 32 dalla vetta della classifica nella quale ci aveva abituati a vederlo in cima.
- Oscar Piastri – 131 pt
- Lando Norris – 115 pt
- Max Verstappen – 99 pt
- George Russell – 93 pt
- Charles Leclerc – 53 pt
Classifica costruttori
Dominio assoluto di McLaren anche nella classifica costruttori, con 105 punti di vantaggio sulla Mercedes e una Red Bull che nonostante gli sforzi di Tsunoda continua a correre a un pilota e mezzo, e che deve fare i conti anche con le difficoltà riscontrate da Verstappen. La Ferrari può puntare a strappare un inutile terzo posto a Red Bull sul lungo, ma i 152 punti di ritardo dalla McLaren e meno di 100 totalizzati, fotografano una crisi a dir poco profonda.
- McLaren – 246 pt
- Mercedes – 141 pt
- Red Bull – 105 pt
- Ferrari – 94 pt
- Williams – 37 pt
La gara di F1 a Miami ha tracciato una linea netta tra chi sta emergendo e chi arranca. McLaren si conferma protagonista assoluta del Mondiale 2025 con un’altra prestazione impeccabile, mentre Ferrari continua a vivere una stagione di alti e bassi, soprattutto in gara. Le tensioni interne al team di Maranello non aiutano, e la distanza dalle squadre di vertice si fa sempre più evidente.
Ora il Circus si prepara alle prossime sfide, ma una cosa è certa: la rincorsa al titolo è sempre più una questione tra McLaren e Red Bull, con la Mercedes che osserva nella speranza di dire la sua con difficoltà nella classifica costruttori, e la Ferrari che deve ritrovare sé stessa.