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Alta tensione Ferrari a Miami: gli scambi radio sono da incubo

Radio Ferrari a dir poco imbarazzante nel GP di Miami - AI Generated

I team radio Ferrari trasmessi in mondovisione raccontano una scuderia allo sbando totale, dove la comunicazione interna è inesistente e le gerarchie sono un mistero.

A Miami la Ferrari tocca forse il punto più basso di una stagione 2025 già ampiamente compromessa. Non bastavano le prestazioni deludenti della SF-25 e la doppia squalifica in Cina: nel GP di Miami è andato in scena un teatrino imbarazzante tra Lewis Hamilton, Charles Leclerc e un muretto box totalmente nel pallone. E la cosa più grave? Tutto questo caos è esploso… per un misero settimo posto.

Vediamo nel dettaglio cosa si sono detti i protagonisti, minuto per minuto.

Hamilton vs Leclerc: così è esploso il caos Ferrari

Tutto comincia attorno al 35° giro dei 57 previsti. Leclerc è davanti a Hamilton, ma con gomme dure. Il britannico monta gomme medie, più prestazionali, e si avvicina rapidamente. Dal punto di vista strategico è evidente: Hamilton deve passare per tentare di raggiungere Andrea Kimi Antonelli, sesto con la Mercedes. E infatti arriva puntuale la richiesta via radio:
Hamilton (via radio): “Sto bruciando le mie gomme a stare dietro.”
Adami (ingegnere di pista): “Tornerò da te.”

Il muretto temporeggia e prova a mantenere le posizioni:
Adami: “Vogliamo tenere il DRS di Charles, andiamo avanti così.”
Hamilton:Man, you guys…

Il tono è già rovente. Hamilton sbotta apertamente ricordando quanto successo in Cina, quando lui lasciò strada a Leclerc senza discutere:
Hamilton: “Questo non è un bel gioco di squadra. In Cina io mi sono tolto di mezzo quando era su una strategia diversa.”

A quel punto il via libera:
Adami: “Ricevuto, scambiamo le macchine.”
Hamilton: “Fatevi una pausa tè mentre decidete! Andiamo!”

Il sorpasso avviene, ma è troppo tardi. Le gomme del #44 sono ormai degradate.

Radio Ferrari atto secondo: posizioni invertite e problemi maggiori

Con le gomme di Hamilton ormai cotte, è Leclerc a ritrovare ritmo con le dure. Ma ora è lui a essere rallentato:
Leclerc (via radio): “Ho bisogno che Lewis vada più veloce. Sono in aria sporca adesso!”

Intanto Carlos Sainz, con la Williams, si rifà sotto e Leclerc se ne accorge solo tardi:
Leclerc: “È una cosa stupida, non sapevo che Sainz fosse così vicino.”

A questo punto la Ferrari pensa a invertire nuovamente le posizioni. Ma lo fa nel peggiore dei modi possibili.

La gestione improvvisata: Hamilton non viene informato

Al giro 51 il muretto chiede a Leclerc che ritmo può tenere in aria libera.
Leclerc: “Non ne ho idea, ora mi avete fatto surriscaldare troppo le gomme.”

Poi arriva l’ordine di scambiare di nuovo le posizioni. Ma Hamilton non lo sa.
Bozzi (ingegnere di Leclerc): “Scambieremo le auto alla curva 11.”
Poco dopo:
Bozzi: “Allora, Lewis non era stato informato. Ora è stato informato. Scambieremo le vetture in curva 17.”

Nel mezzo di una gara già persa, il la Radio Ferrari comunica scambi cruciali con secondi di ritardo e informazioni parziali. Il risultato? Confusione totale.

La frecciata finale di Hamilton in Radio Ferrari

Hamilton, giustamente confuso e frustrato, chiede spiegazioni:
Hamilton: “Pensi che io non riuscirò a riprendere Antonelli?”
Adami: “Sì.”

Leclerc, nel frattempo, chiede pista libera per tentare un attacco finale:
Leclerc: “Stiamo vedendo Antonelli. È ok così. Proviamo a prenderlo senza perdere tempo. Poi ne discuteremo dopo la gara.”

Ma il colpo di scena finale arriva dopo il secondo scambio:
Adami: “Sainz a 1.4 secondi.”
Hamilton: “Volete che faccia passare anche lui?”

Una battuta amara, ma chiarissima. La fiducia è ai minimi storici, la comunicazione è un disastro, e nessuno sembra avere il controllo della situazione.

La precedente incomprensione di Hamilton con il muretto

Non è la prima volta tra le altre cose che Lewis Hamilton riscontra imbarazzanti problemi di comunicazione con il muretto Ferrari.

Durante il GP di Australia infatti il pilota Ferrari, chiedendo quale strategia utilizzare, chiede se si passa al piano B, ma la risposta in italiano di Riccardo Adami lascia fraintendere per il piano C, creando così confusione e irritazione nel britannico.

A Miami, davanti alle telecamere di tutto il mondo, la Ferrari ha messo in scena uno spettacolo indegno del suo nome. Il caos tra Hamilton, Leclerc e il muretto è stato la fotografia perfetta di una squadra che ha perso ogni riferimento. La gestione delle strategie è stata dilettantesca, la comunicazione imbarazzante, e le tensioni interne sono ormai palesi e largamente giustificate da un atteggiamento inaccettabile a questi livelli da parte della Radio Ferrari.

Né Hamilton né Leclerc hanno risposto ai messaggi di fine gara dei rispettivi ingegneri. Nel parco chiuso, solo un rapido cenno, caschi ancora in testa, a testimoniare quanto fosse alto il livello di nervosismo. E mentre Red Bull, McLaren e persino Mercedes (con il rookie Antonelli) corrono per il titolo, la Ferrari arranca per un settimo posto litigando via radio.

La stagione che doveva essere quella del riscatto si sta trasformando, giorno dopo giorno, in un reality show grottesco. E se non arriveranno cambiamenti drastici, tecnici, ma anche nella gestione del team, il 2025 rischia di essere ricordato come l’anno del grande incubo in rosso.