
Un’altra occasione bruciata, ma questa volta il malumore si taglia col coltello. Ferrari lascia Silverstone con volti tesi e parole dure. Cosa si nasconde dietro le dichiarazioni amare di Leclerc e Hamilton? Il clima nel team è elettrico, tra autocritiche e silenzi pesanti.
- “Ho sbagliato: pensavo che la pista si asciugasse prima, ma non è stato così”
- “Non avevamo passo.”
- “Abbiamo perso tre o quattro posizioni solo per colpa delle scelte ai box.”
Le parole taglienti di Leclerc: autocritica e delusione in diretta
Il fine settimana di pioggia di Silverstone lascia tutti senza fiato, ma Leclerc appare il più segnato. Non nasconde nulla. Non cerca scuse. Ammette l’errore della scelta gomme:
Ho sbagliato: pensavo che la pista si asciugasse prima, ma non è stato così
Un’ammissione che pesa, perché arriva dopo una gara complicata e piena di tensione.
Leclerc si mostra vulnerabile ai microfoni, occhi bassi. Il tono è quello di chi sente il peso delle aspettative. Sa che le sue decisioni hanno inciso. La frustrazione traspare in ogni pausa, più che nelle parole. Il paddock osserva e prende nota: qui non ci sono più alibi.
Quando il silenzio vale più di mille parole
Terminata la gara, Leclerc resta a lungo in silenzio ai box. Il suo sguardo dice tutto. La squadra lo attende, ma il dialogo è scarno. In un ambiente carico di tensione, anche i piccoli gesti diventano segnali importanti.
Hamilton deluso: quanto pesa una strategia sbagliata?
Nel box Ferrari, Hamilton non trattiene la delusione. Era partito con altre aspettative. Poi la strategia ai box lo ha tradito:
Abbiamo perso tre o quattro posizioni solo per colpa delle scelte ai box.
Il tono è duro, quasi accusatorio. Non c’è spazio per giri di parole.
Hamilton si sofferma sulla difficoltà della monoposto. Parla di instabilità, di una macchina che non risponde. Le sue parole sono taglienti, ma rivelano anche la frustrazione di chi sa di valere di più. Il suo sguardo verso i tecnici è eloquente: serve un cambio di rotta.
Le reazioni nel team: tra amarezza e voglia di riscatto
Dopo la bandiera a scacchi, il paddock è un susseguirsi di sguardi e discussioni a bassa voce. Nessuno festeggia. Il clima è quello di chi si interroga sul futuro. Le parole di Hamilton restano nell’aria, pungenti.
Il team principal Vasseur: basta scuse?
Nel momento più critico, Vasseur si presenta senza filtri. Difende le scelte di Leclerc, ma ammette:
La strategia è stata un azzardo
Il suo stile comunicativo è diretto, quasi spiazzante. Parla di passi avanti, ma il suo volto tradisce fatica.
Vasseur cerca di vedere il lato positivo. Insiste sull’obiettivo vittoria. Tuttavia, il tono generale resta improntato alla cautela. La pressione si sente, soprattutto nei gesti e nei dettagli dietro le quinte. La comunicazione è franca, ma la tensione non si scioglie facilmente.
Un paddock che non perdona: la Ferrari sotto la lente
Il GP di Silverstone lascia più domande che risposte. Ogni frase, ogni pausa, ogni sguardo viene analizzato. La Ferrari sente il peso delle aspettative. Nel paddock, il clima è denso di attese e interrogativi.
Cosa accadrà ora? La pressione cresce verso Spa
La stagione corre veloce. Dopo Silverstone, il team Ferrari deve affrontare nuovi dubbi. Riusciranno Leclerc, Hamilton e Vasseur a ritrovare la serenità? La risposta, forse, arriverà solo a Spa.
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— metropoli.online (@OnlineMetropoli) July 6, 2025
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